
Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Se gli Internazionali d’Italia sono diventati uno dei tornei più importanti del circuito tennistico mondiale, il merito va diviso tra Federtennis, Coni e anche BNL che quest’anno festeggia i dieci anni di partnership con il torneo romano. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della 73esima edizione degli Internazionali, il presidente di BNL Gruppo BNP Paribas Luigi Abete si è soffermato a parlare dei numeri sempre crescenti che il torneo ha raggiunto e delle numerose iniziative di BNL legate al mondo non solo del tennis ma dello sport in generale.“In questo momento essere al fianco della Federtennis, del Coni per le Olimpiadi di Rio de Janeiro e del Comitato olimpico per la promozione delle Olimpiadi a Roma del 2024 sono tre obiettivi che stiamo perseguendo contemporaneamente – ha detto Abete – Capisco la potenziale meraviglia che una banca italiana, che fa parte di un gruppo internazionale di origine francese, di nazionalità europea, che si chiama BNP Paribas, faccia lo sponsor della città di Roma come sede delle Olimpiadi, ma noi stiamo in un gruppo che valorizza tutte le presenze, la territorialità. Quindi è dimostrazione pratica che c’è attenzione al territorio e alla comunità che vive nel territorio, che poi sono i valori di un’azienda. Per cui non facciamo niente di particolarmente straordinario se non applicare correttamente dei princìpi”. Sul decennale della partnership con gli Internazionali, Abete ha spiegato: “I risultati positivi li ha illustrati il presidente Binaghi. Noi siamo stati e siamo vicini alla Federazione in questa esperienza e penso che abbiamo portato un valore non solo nel nostro contributo economico, che comunque concorre in modo importante a quei risultati, quanto nel dare un’entità collettiva allo sviluppo del tennis all’interno della realtà sportiva e della realtà sociale italiana. Questo aspetto secondo me, quando si è partner di una iniziativa, viene spesso sottovalutato perché si misurano i dati comparabili e uno di questi evidentemente è quello della partnership. Però non ci dimentichiamo che BNP Paribas ha iniziato a seguire il tennis 43 anni fa, con il Roland Garros. E da quella data il gruppo ha sviluppato una presenza molto importante in tutti i più grandi tornei, la Fed Cup, il Master, cioè stiamo nel mondo del tennis a livello globale e la nostra presenza con BNL qui in Italia concorre a dare una ‘spinta’ all’internazionalizzazione e alla valorizzazione su un mondo più ampio che in qualche misura è un effetto anche delle nostre iniziative”. Il Presidente Abete ha poi illustrato le varie iniziative di BNL nel corso del torneo, tra cui quella della We Are Tennis Fan Academy che vedrà tra i protagonisti John McEnroe. “Lavoriamo per il tennis tutto l’anno, non solo nel periodo del torneo, con una serie di iniziative che vanno da We are tennis, che è un punto di aggregazione per gli appassionati che si riconoscono nel mondo del tennis, di cui noi abbiamo in Italia oltre 260 mila fan, ma che sullo stesso canale vedono 1 milione e 400 mila persone che seguono questo tema con noi nel mondo. Nel corso del torneo faremo, inoltre, la quarta edizione di EduCare Sport, iniziativa che abbiamo sviluppato nell’ambito della collaborazione con il Coni e che consente di avvicinare al mondo dell’impresa ex campioni o ex atleti che alla fine del loro percorso vogliono iniziare un’attività di impresa e trovano in noi non solo un potenziale finanziatore ma anche un partner nella loro attività. Abbiamo anche ‘Alleniamo il domani’, una iniziativa simpatica rivolta a tutti i cittadini che vogliono fare una foto indossando dei lacci con i colori olimpici che noi abbiamo promosso e che poi saranno oggetto di una partecipazione ad un concorso per cui, nell’ambito della nostra collaborazione, potranno vincere un viaggio a Rio per le Olimpiadi. Il 9 maggio poi porteremo in Italia McEnroe nella We Are Tennis Fan Accademy. Un giocatore dei tempi miei che per 4 anni è stato il numero 1 del mondo, dall’81 all’84, e che ha conquistato sette titoli del Grande Slam nel singolare, nove in doppio e uno in doppio misto e li ha distribuiti in quattro decenni. Tutto questo per dire che il nostro stare vicino alla Federazione, il nostro stare col mondo del tennis è per noi un contenuto quotidiano del nostro impegno e che da anche un senso al contributo economico. Certo poi la settimana del torneo è fondamentale. Roma è sempre un polo di aggregazione unico. Quest’anno poi la contemporaneità con il Giubileo della Misericordia potrà dare anche un ulteriore elemento di valorizzazione a questi spettacoli. Quindi non possiamo che essere tutti quanti soddisfatti di questi obiettivi raggiunti e per quelli futuri. E soprattutto sottolineo nel promuovere tramite questo la partecipazione dei giovani al mondo dello sport, in questo caso al mondo del tennis. Nella società moderna tutti quanti ci rammarichiamo che sui giornali e in tv vediamo solo una lunga sequela di problemi, di violenze, ma per cambiare questa sequela bisogna che ci sia più partecipazione dei giovani al mondo dello sport. Nella società moderna lo sport, se lo vogliamo vedere da un punto di vista sociale, è l’unico antidoto ‘di massa’ alla crescita non solo fisica ma anche culturale della collettività. Nello sport c’è un contenuto di qualità della vita per un cittadino moderno che è incommensurabile rispetto all’investimento che si fa e soprattutto rispetto alle alternative. Quindi quando noi facciamo parte di quelli che si rammaricano dei problemi che non si riesce a risolvere, dovremmo tutti quanti valorizzare un po’ di più quello che ciascuno di noi può fare per lo sport in generale, e in questo caso per il tennis”.
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