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L’INTERVENTO DI MALAGO’
“Il torneo aiuta la candidatura di Roma 2024”

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Un modello da prendere a riferimento anche per gli altri sport. Giovanni Malagò, presidente del Coni, sceglie gli Internazionali BNL d’Italia e la Federtennis per mandare un messaggio a tutto il mondo sportivo e non solo , in occasione della presentazione del combined capitolino alla Sala delle Armi al Foro Italico.

MALAGO: “FEDERAZIONE TENNIS MOLTO BEN GESTITA” – “Il presidente Angelo Binaghi ci ha messo affettuosamente oggi proprio con le spalle al muro – ha sottolineato Malagò in apertura del suo intervento -, i numeri, che peraltro ben conosco, parlano da soli e sono molto chiari. E’ una federazione oggettivamente molto ben gestita, anche e soprattutto dal punto amministrativo e finanziario. Ad esempio, il fatto di mettere a disposizione 5 milioni di euro per gli affiliati con un fondo rotativo a tasso zero è tanta roba… Personalmente ricordo bene gli incontri a marzo-aprile 2013 con Binaghi, quando non era facile prendere questa decisione, non esisteva formalmente ancora la Coni Servizi, dopo le dimissioni di Gianni Petrucci e Raffaele Pagnozzi e non si era insediato il nuovo cda. Questa è allora la dimostrazione che quando c’è buon senso, ci sono idee, progettualità, ci sono delle persone serie, nello sport si riesce a confezionare un prodotto di alto livello, e al tempo stesso c’è anche remunerazione, ricavo e profitto. Mi viene da pensare alla Canottieri Aniene, un’associazione no profit senza scopo di lucro che da 19 anni migliora i propri bilanci, senza aver mai prodotto un euro di perdita, senza prendere un euro di contributo pubblico e in questo è accomunabile agli Internazionali BNL d’Italia”.

INTERNAZIONALI D’ITALIA NUMERI STRABILIANTI – Da qui il numero uno dello sport italiano prende le mosse per un’analisi a tutto tondo in prospettiva futura. “Questo deve farci riflettere. In certe attività dello sport di base sono indispensabili i contributi pubblici per aiutare a promuovere il nostro mondo, ma in altre realtà bisogna ingegnarsi, aprire la mentalità a una cultura imprenditoriale, che poi è quello che succede nelle Leghe professionistiche americane o nei grandi tornei continentali. O anche, per il tennis, all’ennesima potenza nei 4 tornei del Grande Slam. I numeri degli Internazionali BNL d’Italia 2016, come ce li ha raccontati il presidente Binaghi, sono strabilianti, ma – senza offesa per nessuno – impallidiscono rispetto a quelli delle prove del Slam, che hanno una portata planetaria. E addirittura in quel caso interi movimenti della nazione beneficiano dei ricavi di quei quattro eventi, Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open, specie in termini d’indotto. Il Coni è molto orgoglioso di questi dati, perché si tratta di una scommessa vinta e perché ci dà un’ulteriore credibilità nel sistema sportivo di tutto il Paese, cioè ne beneficiano tutte le altre federazioni che capiscono la direzione dove si deve andare”.

“AIUTANO LA CANDIDATURA DI ROMA 2024” – Malagò cita il caso come ‘prodotti’ del Golden Gala di atletica, del Trofeo Sette Colli di nuovo e della recente Maratona di Roma, “straordinario successo di iscritti, partecipanti e di persone arrivate, ma anche di immagine: nei 42 km e 195 metri del percorso si incrociavano, sfioravano e vedevano qualcosa come 500 siti del patrimonio artistico, culturale e storico dell’Unesco. Tutto questo aiuta il Coni ad essere più prestigioso fuori dai nostri confini e aiuta la candidatura olimpica di Roma 2024, perché questo prodotto noi ce lo vendiamo e lo raccontiamo in giro per il mondo”.
Discorso che vale anche per il sorteggio dei tabelloni degli Internazionali BNL d’Italia 2016, che dovrebbe quest’anno avere uno scenario d’eccezione, con vista sul Colosseo. “Non dipende da me – ha spiegato il presidente del Coni a margine della presentazione – Stiamo chiedendo una location molto prestigiosa e, con tutto il rispetto del mondo, a Roma non esiste solo il Colosseo. Abbiate fiducia: se non andiamo al Colosseo, ci siamo particolarmente vicini. Diciamo che magari è un posto che guarda il Colosseo. Se parlo di un Arco? Fuochino”.

COSTRUIRE UN PERCORSO CHE DURI NEL TEMPO – Davanti a microfoni, taccuini e telecamere Malagò nelle sue considerazioni ha toccato anche altri temi. “Sempre di più la Federazione Italiana Tennis grazie agli Internazionali BNL è in grado di fare cose che aiutano il suo movimento e sistema sportivo. Pensiamo alla case history del paddle, fra l’altro co-protagonista di una manifestazione all’interno degli Internazionali stessi. Ricordo pure il fenomeno del calcetto a suo tempo, o del beach volley all’interno della pallavolo. Oggi lo sport italiano sta facendo oggettivamente una gran bella figura sotto ogni punto di vista: la credibilità nella giustizia sportiva, del sistema antidoping, dei risultati, dei dati di bilancio, della candidatura olimpica. Poi, certo, esistono delle criticità, però è un dato di fatto che se non siamo all’ultimo posto nella lista dei problemi del Paese, poco ci manca. Siamo felici di dare con questo sistema occupazione, Pil, valore aggiunto, vedo in sala tanti ragazzi e mi viene da pensare che forse per loro è più facile trovare lavoro in certe grandi manifestazioni sportive che facendo gli avvocati o i commercialisti. D’altronde fra quattro anni ai Giochi di Tokyo 2020 ci saranno i ritorni di discipline come baseball e softball, o karate, ma anche discipline nuove e che fino a qualche anno fa ci avrebbero preso per pazzi a pensarlo: surf o arrampicata ad esempio. Angelo fa l’ingegnere e questo come metodo mentale l’aiuta, ma deve valere anche per gli altri dirigenti sportivi: oggi non basta più essere il buon padre di famiglia, la persona per bene appassionata di sport. E mi rende felice sottolineare queste situazioni, poi ci sono i risultati sportivi, che sono un’altra partita. In questo momento i dati Istat ufficiali dicono che in Italia non si è mai praticato così tanto sport da quando è stato fondato il Paese, e sarà sempre di più, continuiamo a migliorare. A me interessa costruire le fondamenta di un percorso che deve andare avanti nel tempo, ed è quello che stiamo facendo anche grazie agli Internazionali di tennis”.

IL GRAZIE A BNL, PARTNER DELLO SPORT ITALIANO – Infine dal massimo dirigente sportivo nazionale un sentito ringraziamento a BNL, rappresentata da Luigi Abete, seduto accanto a lui sul palco. “Devo un grazie, BNL è diventata partner del Comitato Olimpico quando un altro istituto ha ritenuto opportuno non rinnovare il contratto. E così, dopo essere storicamente accanto agli Internazionali di tennis, ora sostiene a 360 gradi lo sport italiano. E poi ha detto che voleva metterci anche la faccia, così pur essendo una banca con azionariato a maggioranza francese, quella del gruppo Paribas, è partner ora della candidatura olimpica di Roma 2024. Attenzione e sensibilità che onestamente non sono da tutti – ha concluso Malagò -, per questo non posso che ringraziare tutta la dirigenza di BNL”.

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