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Match Of The Day: Vinci – Radwanska

Questo contenuto è stato pubblicato 14 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Head to head: Radwanska 2 – 0
Roma 2008 Radwanska 36 62 62
New Haven 2009 Radwanska 26 62 76

Il motivo.
Roberta Vinci dovrebbe essere messa sotto tutela dall’UNESCO. Il suo gioco al volo, la sua sensibilità di braccio, il suo leggiadro back di rovescio, il suo elegantissimo servizio dovrebbero essere dichiarati Patrimonio dell’Umanità, come il Colosseo e il Partenone. Una tennista di poco più di 1,60, tutt’altro che fornita di muscoli, che riesce a fare match pari con quasi tutte le corazziere che popolano il circuito maggiore, grazie a delle qualità tecniche assolutamente fuori dal comune. Un solo rimpianto, forse, per Robertina. Fosse nata 25 anni prima, all’epoca delle racchette di legno, sarebbe potuta passare davvero alla storia. La sua avversaria, l’intelligente polacca Agneska Radwanska, non è meno atipica. E’ forse la meno muscolosa fra le top 10, e la sua arma migliore non è il diritto nè il rovescio: è la testa. Agneska è una sorta di piccola Hingis, un autentico computerino con la racchetta: vivissimo senso geometrico, sa fare bene un pò di tutto, e sa scegliere sempre, istintivamente, la soluzione più appropriata, il colpo “giusto” in relazione alla situazione di gioco e al punteggio. Se volete imparare qualcosa su come si gioca a tennis, tecnica e tattica, guardatevi questo match.

La tattica.
Il celebrato back di rovescio di Robertina, colpo base del gioco della tarantina, contro la Radwanska è meno efficace che contro altre giocatrici. La polacca è molto a suo agio sugli appoggi bassi e ha una buona sensibilità di mano. Roby quindi, per una volta, dovrà affidarsi più alla clava che al fioretto. Servire bene e cercare a più non posso l’anticipo con il diritto contro il diritto di Agneska, il colpo meno sicuro della sua avversaria, per prendere campo e cercare la via della rete. Ma attenzione, la Radwanska è molto forte in difesa! La polacca dal canto suo cercherà di far muovere il più possibile la nostra, per impedirle di avvicinarsi al campo e di inventare gioco. Su una gara di corsa, è ovviamente favorita.

La chiave.
Il diritto è il termometro del gioco di Roberta: è un colpo un pò ballerino, su cui l’azzurra ha lavorato a lungo, ma resta un colpo costruito. Quando funziona bene, la nostra non sfigura contro le top 20, e può toccare picchi di rendimento davvero elevati. Altro fondamentale importantissimo per Roby sarà la risposta aggressiva: Agneska non ha una seconda robustissima, bisogna girare intorno alla palla e presentarsi all’incasso.

Le percentuali.
I precedenti parlano chiaro. La Radwanska non ha la potenza sufficiente per spazzare via la nostra, ma in compenso non ne soffre più di tanto il gioco atipico.Ne escono match molto lunghi, divertenti e lottati. Finora, in entrambi i casi, hanno prevalso alla distanza le migliori qualità atletiche della tennista slava. Ma Roby, se scioglie il braccio e gioca come sa, senza tensione, può farcela. Radwanska 60%. Vinci 40% (Roberto Commentucci)

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