
Sarà Daniil Medvedev l’avversario di Holger Rune nella prima finale agli Internazionali BNL d’Italia senza almeno uno tra Nadal e Djokovic in 18 anni. Il moscovita ha sconfitto 75 75 Stefanos Tsitsipas, centrando così la prima vittoria su un Top 10 sulla terra rossa dal 2019. Medvedev così si trova a una vittoria dal ventesimo titolo in venti tornei diversi.
In finale, punta a prendersi la rivincita sul danese che qui ha eliminato Novak Djokovic e in semifinale ha sconfitto Casper Ruud. Medvedev e Rune, ancora imbattuto contro i Top 5, si sono affrontati poche settimane fa nei quarti a Monte-Carlo: vinse il danese in due set.
Numero 1 della Race che determina i qualificati verso le Nitto ATP Finals, finora Medvedev sulla terra rossa aveva centrato al massimo una semifinale Masters 1000, a Monte-Carlo nel 2019. In quell’occasione perse contro quel Dusan Lajovic che avrebbe poi ceduto a Fabio Fognini uno storico titolo per il tennis italiano.
Nello stesso torneo Medvedev batté agli ottavi proprio Tsitsipas, che invece sul ‘rosso’ ha vinto i suoi unici titoli ‘1000’ con la doppietta 2021-2022 proprio nel Principato.
Determinante, in questa partita con tante pause, una sul 4-4 e poi un’altra sul 5-4 nel primo set, durate complessivamente oltre quattro ore, la resa migliore con servizio e risposta di Medvedev che ha vinto sessanta punti a 48 negli scambi durati meno di nove colpi. E a fine partita si concede un balletto, risposta al massimo indiretta a quello con cui Tsitsipas festeggiò un successo su Medvedev a Cincinnati l’anno scorso. “Ero molto felice per la vittoria, anche se non mi capita spesso di ballare dopo un successo – ha detto in conferenza stampa dopo il match -. Mi hanno fatto vedere questa cosa subito dopo la partita, ho pensato: ma è ridicolo. Fra un anno o fra un mese sarà un ricordo divertente. Mi sentivo alla grande, ho raggiunto la prima finale in un Masters 1000 sulla terra rossa. Sono molto felice, ma di certo non mi metterò a fare balletti dopo ogni partita vinta”.
Everyone do The Meddy 😂🕺🏻#IBI23 @DaniilMedwed pic.twitter.com/Y8wPYeXelc
— Tennis TV (@TennisTV) May 20, 2023
Così prima della pausa
La pioggia si rende protagonista già prima dell’inizio del match, ritardato dal giudice Mohamed Lahyani a causa della scivolosità delle linee che non garantiscono la sicurezza dei giocatori. Finalmente si parte e Medvedev mette subito le cose in chiaro, rimontando da 0-30 e strappando il servizio a Tsitsipas in apertura grazie ad un vincente di diritto su una seconda del greco.
A 34 minuti dall’avvio il giudice svedese di origini egiziane comunica la sospensione dell’incontro, subito dopo aver visto il tennista di Atene riportare il punteggio in parità sul 4-4 infilando con un gran diritto il russo che non manca di far notare a Lahyani il suo disappunto per la decisione sulle condizioni di gioco presa, a suo giudizio, troppo tardi. Si riparte dopo quasi tre ore, si gioca un game poi torna a piovere. (T.Mangiapane)
Così dopo la ripresa
Alla ripresa, e serve un’altra ora abbondante, Medvedev aumenta la profondità sulla diagonale del rovescio. Tsitsipas, convinto di non poter far altro che tirare a tutto braccio per sfondare, subisce un decisivo break nell’undicesimo game da 40-0, con tanto di doppio fallo sulla palla break, poi si rivolge verso sua madre e non appare proprio soddisfatto. Medvedev va a servire per il set sul 6-5, e chiude alla seconda occasione.
Il russo, in campo come atleta neutrale, vince il primo set sulla terra contro un Top 10 da Barcellona 2019. È centrato, sicuro negli spostamenti anche in scivolata, efficace con servizio e risposta. Tsitsipas, che pure avrebbe più tempo sulla terra rossa, ha finito per arretrare. E nonostante i 13 vincenti a 7, ha pagato i 18 gratuiti a 11 e i soli dodici punti vinti negli scambi da fondo contro i 21 di Medvedev.
L’ex numero 1 del mondo parte meglio anche nel secondo. Tsitsipas vince un punto in risposta nei primi quattro game, ma dall’1-3 la partita cambia. Medvedev sbaglia di più, il gredo recupera il break di svantaggio e dalle tribune parte un coro “Tsi-tsi-pas! Tsi-tsi-pas!”. Il greco adesso vince gli scambi giocati sulla diagonale sinistra, e tatticamente inizia ancora un’altra partita. Medvedev, che ha gesti faticosi e movimenti attorcigliati, perde profondità. Fatica a risalire il campo, mentre Tsitsipas verticalizza con maggiore frequenza e crescente convinzione.
Ma un nastro, che avrebbe soddisfatto Woody Allen (ogni riferimento a Match Point è puramente voluto), sposta per l’ultima volta gli equilibri della partita. La deviazione frena lo smash di Tsitsipas, infilato da un passante lungolinea altrimenti impossibile. Medvedev piazza così il break che lo porta a servire per il match. E da qui verso la vittoria.
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