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Medvedev: «Voglio vincere il titolo, la classifica non è una priorità»

Le parole di Daniil Medvedev dopo la vittoria su Stefanos Tsitsipas che gli vale la prima finale Masters 1000 in carriera

Daniil Medvedev vince anche sul rosso. Dopo tre sconfitte nelle prime tre partite giocate in carriera agli Internazionali BNL d’Italia, quest’anno ha centrato al Foro la seconda finale ATP sulla terra rossa dopo quella persa a Barcellona nel 2019. Sarà la sua complessiva 33ma in carriera. Di fronte ci sarà il danese Holger Rune che l’ha battuto nell’unico precedente confronto diretto poche settimane fa.

“Dopo averci perso a Monte-Carlo, ho detto che lo considero uno dei migliori giocatori sulla terra battuta. Penso sia la superficie migliore per lui – ha detto in conferenza stampa -. Sappiamo che è forte anche su altre superfici, ha vinto Parigi-Bercy, ma credo sia la terra sia la sua superficie preferita. Io mi sento molto meglio rispetto a quella partita di Monte-Carlo: mi sono allenato di più, ho giocato di più. Holger ha dimostrato anche oggi che nei momenti più duri sa giocare in modo straordinario e battere chiunque. Sono sicuro che potrà essere una grande finale”.

Il moscovita, già numero 1 ATP per 16 settimane, ha sottolineato quanto sia stata difficile la giornata. “E’ stato un giorno molto lungo per i tifosi, per me, per Stefanos, per gli arbitri, per tutti. E’ stato tutto un po’ frenetico, ma ci tengo a dire che non credo l’ATP o il torneo abbiamo alcuna responsabilità. La programmazione era buona, soltanto la pioggia non era abbastanza forte da dire ‘ok, rimandiamo tutto per due ore’. Però lo era abbastanza per impedirci di giocare”.

L’incontro, infatti, iniziato già in ritardo, è stato interrotto una prima volta sul 4-4 nel primo set poi, dopo un solo game, nuovamente fermato a lungo sul 5-4. “Mi sarò riscaldato cinque o sei volte, ma dove facciamo riscaldamento non c’è la TV quindi non vediamo cosa sta succedendo – ha spiegato -. Tante volte hanno scoperto il campo, e così abbiamo iniziato a scaldarci sapendo che avremmo potuto andare in campo in 10-15 minuti. Poi però arrivava un messaggio che ci avvisava che stavano ricoprendo in campi. Non è stato facile per me né per Stefanos”.

Se dovesse vincere il titolo, che sarebbe il ventesimo in venti diversi tornei, risalirebbe alla posizione numero 2 nel ranking ATP. Ma alla classifica ha detto di non pensare più come a una priorità.

“La posizione in classifica è importante. Quando sono sceso al numero 12 dopo essere stato per diverso tempo in Top 10 ero deluso. Ma allo stesso tempo sapevo che se fossi tornato a vincere tornei, sarei anche rientrato in Top 10 – ha detto -. Domani è lo stesso. Se vinco, guadagno altri 400 punti per la Race e la classifica ATP ma il titolo per me è molto più importante. Voglio solo provare a vincere il torneo”.

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