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IL TORNEO MASCHILE

NOLE, SEMPLICITA’ EFFICACE
Djokovic regola Delpo: stasera la SF

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Se il temporale che venerdì sera ha allagato Roma fosse arrivato mezz’ora più tardi, Novak Djokovic avrebbe potuto spendere mezza giornata in più con il suo piccolo Stefan. Potrebbe essere questo il pensiero che frullava nella testa del serbo, al momento del match point vinto contro Juan Martin Del Potro. Questo almeno a giudicare dalla sua esultanza inesistente e dal gesto quasi scocciato con cui ha spedito sugli spalti la pallina che teneva nei pantaloncini, dopo aver vinto il match point del suo quarto di finale. Sa di essere neanche a metà di un durissimo sabato lavorativo: dopo aver battuto per 61 64 la Torre di Tandil, Djokovic dovrà tornare in campo questa sera alle 20 per la sfida di semifinale contro Dominic Thiem. Quindici ore prima, Nole aveva visto la pioggia interrompere (sul 6-1 1-2) il suo quarto di finale, in quello che si può già definire il match più convincente del suo torneo e, probabilmente, della sua intera stagione sul rosso fin qui. Il quattro volte campione degli Internazionali BNL d’Italia ha giocato una partita molto semplice, ma pressoché perfetta, dal punto di vista tattico. Far cadere la pallina alla sinistra di Del Potro, negli ultimi tre metri di campo: era l’unico accorgimento tattico davvero evidente e, nella sua banalità, ha funzionato alla perfezione. In diverse occasioni, un semplice cambio di ritmo imposto al rovescio di Juan Martin è stato sufficiente a fargli perdere il controllo di quello che è fisiologicamente il suo punto debole. Dopo il break in apertura che venerdì sera aveva aperto la partita, Del Potro aveva subito sei giochi consecutivi da parte del serbo. Non era stato un dominio, perché un parziale di appena sette giochi era durato comunque più di 40 minuti, ma il margine in favore di Djokovic non è mai stato in discussione. Sabato pomeriggio al rientro in campo, sul 2-1 per Delpo (senza break), la maggior freschezza sulle gambe di Nole è apparsa evidente. Il break è infatti arrivato al primo turno di servizio giocato dall’argentino, sul 2 pari: con sapiente uso del rovescio incrociato e della smorzata lungolinea, il lato sinistro di Djokovic gli ha permesso di costruirsi la strada verso la 14esima vittoria contro Del Potro, la terza quest’anno. Sul 3-2 in favore di Nole, la partita ha vissuto il suo ultimo brivido, quando l’argentino si è procurato una palla break: l’ha infranta contro la rete, all’ennesimo cambio di ritmo di Nole sul suo rovescio. Le operazioni chirurgiche ai polsi, in particolare a quello sinistro, hanno lasciato tracce indelebili sul gioco di Juan Martin. La sua storia e la sua persona, per la straordinaria capacità di incarnare più e più volte l’epicità sportiva, potrebbero coniare l’espressione “polso di Del Potro” come sostitutiva di “tallone d’Achille”.

Palito, che alla vigilia del suo debutto aveva dichiarato candidamente “non ho preparato questo torneo”,può comunque lasciare Roma decisamente soddisfatto: la scomparsa del nonno Francisco, che tre settimane fa aveva bruscamente troncato la sua stagione su terra battuta, è stata allo stesso tempo ispirazione e carburante per un torneo che ricorderà come speciale. Nonostante tutto, il suo livello di gioco è salito moltissimo e la sua vittoria su Kei Nishikori è stata la sua prima affermazione su un Top 10 dal lontano 2012.

A prescindere da come finirà la semifinale contro Thiem, motivi d’orgoglio da questa settimana li può già trarre anche Djokovic. Il serbo ha mostrato in mille modi diversi di tenere alla partita, ai punti, alla vittoria, lasciandosi ispirare a sua volta: nel caso di Nole, è la presenza di Stefan a renderlo un “proud tata” (“papà orgoglioso” in serbenglish) e un giocatore migliore di quello visto fino ad oggi, in questo 2017. Anche la vittoria contro Del Potro potrebbe essere terapeutica: l’argentino era stato quello che aveva davvero mandato Djokovic in frantumi, riducendolo alle lacrime alle scorse Olimpiadi di Rio. La ripresa di Nole potrebbe essere in corso davanti ai nostri occhi, qui a Roma.

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