
Per un momento c’è stato il timore di vedere un film visto già troppe volte in questa stagione. Partenza decisa, qualche occasione sprecata di troppo ed infine la sconfitta. Ma stavolta Jasmine Paolini (n.65 WTA) ha deciso che non sarebbe andata così, ed ha battuto in tre set la cinese Xinyu Wang (n.60 WTA). “Ultimamente avevo perso tanti match in cui avevo cominciato bene: per esempio a Miami contro Bjorklund o in BJK Cup contro Schmiedlova. Stavolta dopo i tre match-point del secondo set, che ho giocato davvero male, ho resettato subito e sono ripartita”.
L’impegno di secondo turno contro la kazaka Elena Rybakina, n.6 del ranking e 7 del seeding, mai affrontata in carriera, è di quelli “tosti”. “Lei sta giocando benissimo ed è davvero forte. Cercherò di preparare bene il match e di fare del mio meglio”.
In questa stagione, almeno finora, le cose non sono andate secondo i piani: “Non sono riuscita a trovare la continuità in partita perché invece in allenamento vado bene, colpisco bene. L’obiettivo è sicuramente quello di rimettermi in careggiata, di vincere più partite possibile, certo però ci sono sempre anche le avversarie…”.
Ma essere a Roma che effetto fa? “E’ bellissimo giocare qui. Il circolo è il più bello del mondo: è un posto davvero speciale e non lo pensano soltanto i tennisti e le tenniste italiane. Giocare agli Internazionali è un sogno che non si deve dare per scontato. Quando da bambina venivo a vedere i match dei campioni forse nemmeno immaginavo che anche io un giorno avrei giocato qui. Ed invece è successo, e quell’emozione che provavo allora non voglio dimenticarla”.
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