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PLISKOVA-KONTA PER IL TROFEO
Roma incoronerà una nuova regina

Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Una (Johanna) a Roma non era mai andata oltre gli ottavi, raggiunti consecutivamente tra il 2016 ed il 2018: l’altra (Karolina) aveva fatto leggermente meglio centrando i quarti due anni fa. E’ una finale a sorpresa quella che assegnerà il trofeo della 76esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia femminili che si concludono al Foro Italico: a giocarla saranno infatti Johanna Konta e Karolina Pliskova. In semifinale la britannica, numero 42 del ranking mondiale, ha battuto in rimonta per 57 75 62, dopo poco più di due ore e tre quarti di partita, l’olandese Kiki Bertens, numero 4 del ranking e sesta testa di serie, la giocatrice più in forma del momento, fresca vincitrice del trofeo di Madrid. La ceca, numero 7 Wta e quarta testa di serie, ha liquidato per 64 64, in un’ora e 28 minuti di gioco, la greca Maria Sakkari, numero 39 Wta, passata attraverso le qualificazioni. In caso di successo Johanna risalirebbe al numero 22 del ranking mondiale: Karolina tornerebbe in seconda posizione, scavalcando anche la Halep.

”Non ho mai avuto dubbi di potermi esprimere al meglio anche sulla terra: del resto su questa superficie ho vinto molto agli inizi della mia carriera”, ha detto la Konta che ad ottobre 2016 è diventata la quarta britannica a entrare in top ten dopo Virginia Wade, Sue Barker, Jo Durie e … 32 anni di digiuno! E che a luglio 2017 è diventata anche la prima britannica a centrare le semifinali a Wimbledon dai tempi della Wade (1978) – prima di lasciare strada all’intramontabile Venus Williams – raggiungendo il numero 4 del ranking (best). Emotiva, imprevedibile e dal carattere complicato la britannica nata a Sydney, che ha spento 28 candeline venerdì, è una che in campo sa fare tante cose e a volte l’essere perfezionista la penalizza. Nel suo percorso verso la finale Johanna ha messo in fila Riske, Stephens, Venus Williams, Vondrousova e Bertens, lasciando per strada tre set.

“Sono super felice di essere in finale anche perché qui non avevo mai giocato particolarmente bene e soprattutto perché quest’anno sulla terra avevo combinato poco” (un solo match vinto su tre disputati…). Karolina è una che la vetta del ranking l’ha raggiunta, a luglio del 2017, anche se è riuscita a difenderla solo per otto settimane. Dotata di un servizio-bomba, grazie anche ai 186 centimetri di altezza, gioca un tennis con poco margine, fatto di colpi piatti che sfiorano quasi la rete e che devono essere eseguiti con fluidità e timing perfetto: di conseguenza la concentrazione – non esattamente il suo punto di forza – diventa fondamentale per sfruttare qualità tecniche e fisiche notevoli. Per raggiungere la finale ha battuto Tomljanovic, Kenin, Azarenka e Sakkari, lasciando un set solo a Vika, l’unica che l’abbia messa davvero in difficoltà.

Pliskova è in vantaggio per 5-1 nel bilancio dei precedenti, tutti piuttosto combattuti, ma Konta si è aggiudicata proprio l’ultimo disputato negli ottavi di Pechino nel 2016.
In ogni caso Roma avrà una nuova regina, e in ogni caso sarà una bella storia da raccontare.

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