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RAFA IN MODALITÀ “SIGNORE DELLA TERRA”
Centra i quarti al Foro per la 15esima volta

Questo contenuto è stato pubblicato 4 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

L’illusione di poter tenere il passo, subito prima di essere schiacciati da un rullo compressore. E la sensazione che probabilmente si prova affrontando Rafa Nadal sulla terra. Agli Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico il nove volte re di Roma ha lasciato per strada 6 giochi in due partite.

Negli ottavi lo spagnolo, n,2 del ranking e del seeding, ha liquidato per 61 63, in un’ora e mezza esatta di gioco, il serbo Dusan Lajovic, n.25 ATP, superato per la terza volta in altrettante sfide e sempre senza perdere un set.

Non si può dire che il 30enne di Belgrado non ci abbia provato. Sotto 2-0 in un paio di minuti ha provato a rientrare con la complicità di un turno di servizio disastroso del maiorchino, perso addirittura a zero. Nadal ci mette un po’ a carburare, ma dopo essersi aggiudicato – alla sesta palla-break utile – un quarto gioco durato la bellezza di 18 punti, ritrova gli automatismi, cambia marcia e chiude 6-1 con una superiorità quasi imbarazzante.

Rafa prosegue imperterrito anche nella seconda frazione brekkando subito Lajovic e concedendo il bis nel terzo game. Anche avanti 4-0 il maiorchino non molla un “quindici” ma il serbo continua comunque a provarci e nel sesto gioco toglie per la seconda volta nel match la battuta al mancino di Manacor recuperando fino al 4-3. Nadal però si rimette in “modalità signore della terra” e sigla il 6-3.

E per la 15esima volta su 16 partecipazioni a Roma approda nei quarti dove sabato troverà dall’altra parte della rete l’argentino Diego Schwartzman, n.15 ATP ed ottava testa di serie del torneo. Rafa ha sconfitto il 28enne Di Buenos Aires in tutte e nove le sfide precedenti (di cui quattro disputate sulla terra), concedendogli due set in tutto.

E’ soddisfatto il maiorchino, ed è anche contento della prospettiva di poter giocare con il pubblico: “E’ fantastico. Mille spettatori non è tantissimo ma è comunque qualcosa – dice -: sono felice per il torneo e per il tennis in generale. Non sono sorpreso perché la situazione è in continuo divenire. Stasera ho giocato un match molto solido, con grande intensità. Certo, c’è ancora molto da migliorare ma bisogna lavorarci su: non succede automaticamente. Comunque la mia condizione è migliore di quanto mi aspettassi”.  

Se cercava delle risposte positive Rafa, che rientrava alle competizioni a Roma dopo oltre sei mesi e mezzo di stop (l’ultimo match ufficiale la finale di Acapulco vinta a fine febbraio contro Fritz), le sta trovando. E pure piuttosto incoraggianti. “Non ho aspettative – aveva detto alla vigilia -: solo scendere in campo fare, del mio meglio ed essere il più possibile competitivo”. Sembrerebbe proprio essere sulla strada giusta. Non solo per la “decima” a Roma, ma anche in chiave Parigi.

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