Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Dopo tre piccole maratone Rafa ha mandato in campo la sua versione de luxe. Ne ha fatto le spese un Grigor Dimitrov ancora una volta “rimandato a settembre”. Per il bulgaro la strada da fare è ancora lunga. “Le giornate non sono tutte uguali – commenta Nadal – qualche volta hai le giuste sensazioni e qualche volta no. Penso di aver iniziato la partita nel modo migliore: nel secondo set poi è stato lui a commettere più errori di quanto faccia di solito. Ma tornando al mio gioco, sono stato molto solido soprattutto con il rovescio. Sentivo che sia con il diritto che con il rovescio i colpi sarebbero rimasti in campo. Per quasi tutto il tempo ho sentito di avere il controllo dello scambio, molto più di quanto non mi fosse successo nei giorni precedenti. Contro Murray avevo giocato un buon match e contro Dimitrov ne ho avuto la conferma. Il dritto comincia ad andare di nuovo così come il top spin. Tutte cose positive”.

Il clima, decisamente più primaverile rispetto a quello delle serate precedenti, è stato un fattore rilevante: “Il fatto che facesse più caldo a fatto sì che la palla camminasse più velocemente. Nelle prime due partite che ho giocato qui c’era parecchio vento. E’ chiaro che preferisco giocare di giorno ma questa sera le sensazioni sono state davvero positive. Contro Simon faceva proprio freddo. Stasera sono contento per come ho giocato e soprattutto sono felice di essere di nuovo in finale. Penso che ci siano stati dei cambiamenti sia nel mio gioco che nella mia mentalità”. 

Poi Rafa si sofferma sulla sfida di domenica: “Djokovic gioca sempre in modo incredibile, è un giocatore completo, non gli manca nessun colpo. Se voglio avere qualche possibilità di vincere devo giocare il mio tennis migliore, essere aggressivo. Sarà un match davvero duro. Questa è l’unica maniera: devo essere pronto alla battaglia, all’azione”.