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Regina Swiatek, un esordio senza pietà. Jabeur travolta da Badosa

La n.1 del mondo infligge un doppio 6-0 alla russa Pavlychenkova, ex n.11 ma in gara con la classifica protetta in quanto reduce da un serio infortunio. La tunisina, finalista lo scorso anno, subito ko

Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Il tennis è uno sport davvero crudele, talvolta. Prendi il caso di Anastasia Pavlyuchenkova, avversaria designata per l’esordio agli Internazionali BNL ditalia 2023 di Iga Swiatek, n.1 del mondo e campionessa in carica. Ti puoi trovare, a 31 anni, dopo una lunga e onorata carriera, esposta per un ora e 7 minuti al sole primaverile del Campo centrale di Roma mentre cerchi (inutilmente) non di vincere la partita ma di riuscire a conquistare almeno un game. E invece no, non ci riesci, tu che, anche se oggi sei solo n. 506 del mondo, eri n.11 non più di due anni orsono, quando hai raggiunto la finale degli Open di Francia al Roland Garros.

Ti tocca digerire quella doppia ciambella che il 6-0 6-0 suggerisce. E non conta niente che tu abbia tentato, gioco dopo gioco, di rompere il ghiaccio: il risultato rimarrà per sempre scolpito negli annali e nella memoria di chi c’era, venerdì 12 maggio 2023 sul Centrale del Foro Italico.

E’ inevitabile immedesimarsi di più nel dramma della sconfitta che nel trionfo impietoso della dominatrice del tennis mondiale, più che mai sola padrona del palcoscenico in queste due settimane romane, visto che la rivale più insidiosa, quella Aryna Sabalenka che l’ha battuta pochi giorni fa nella finale del WTA 1000 di Madrid, si è fatta sorprendere all’esordio dalla statunitense Sofia Kenin e dunque ha lasciato il campo libero allo strapotere della polacca che compirà 22 anni il prossimo 31 maggio.

La povera Anastasia, che al primo turno si era illusa probabilmente di essere in grande condizione, superando 6-1 6-1 la nostra Sara Errani, è una tennista di primissimo livello. Oltra a quella finale parigina può vantare infatti di aver raggiunto i quarti di finale in tutte le prove del Grande Slam, sia in singolare che in doppio. E grazie, alla sua qualità nel gioco di coppia, vanta anche la medaglia d’oro alle ultime olimpiadi, quelle di Tokio, conquistata insieme ad Andrey Rublev.

Lo scorso anno la 31enne originaria di Samara, la sesta città più grande in Russia, si era infortunata al ginocchio sinistro, trascinandosi dolorosamente proprio fino agli Internazionali BNL d’Italia dove, nonostante la menomazione, aveva conquistato il titolo di doppio insieme a Veronika Kudermetova. Poi aveva deciso di fermarsi per il resto della stagione, nella speranza di guarire definitivamente per ripartire bene nel 2023.

Invece la ripartenza è stata faticosa, le partite vinte poche (5 in tutto, con avversarie modeste) fino alla buona prestazione con una Errani tornata solida Top 100, al n.78 del mondo.

Poi Anastasia si è ritrovata all’ora di pranzo, sola e senza bandiera, di fronte a Iga Swiatek e pur mettendocela tutta ha raccolto solo briciole di punti. Il tennis è davvero crudele, talvolta.

Cade anche Jabeur, Iga sempre più sola

Esce dal campo la vincitrice della scorsa edizione ed entra la finalista del 2022, la tunisina Ons Jabeur, testa di serie n.4 del torneo quest’anno. Ti aspetteresti una passerella spettacolare sul Centrale, grazie alla solita ampia gamma di soluzioni tecniche, mix originale di potenza e tocco, e invece lo show è tutto della sua avversaria, la spagnola dagli occhi di gatto Paula Badosa.

Paula Badosa – Foto Giampiero Sposito

La giocatrice iberica, nata a New York, che lo scorso anno di questi tempi era n.2 del mondo, veniva da un periodo non proprio brillante. Il fatto che fosse scivolata al n.35 del ranking WTA lo evidenziava.

La netta vittoria su Coco Gauff a Madrid aveva però mostrato segnali importanti di un risveglio agonistico che si è ripetuto in questa sua seconda uscita al Foro Italico dopo il successo all’esordio contro la tedesca Friedsam.

Badosa è travolgente sin dall’inizio: vola 6-1 in pochi minuti e quando chiude anche il secondo set 6-4 sono passati solo 70 minuti dal primo “quindici”.

Si regala così il posto in tabellone di Jabeur e la possiblità di affrontare al terzo turno l’ucraina Kostyuk, testa di serie n.32. guardando a un quarto del main draw dove le giocatrici avversarie più qualificate sono Barbora Krejcikova , n. 10, e Daria Kasatkina, n.8.

Si lotterà per conquistare un posto in semifinale contro Iga Swiatek, superfavorita. In realtà la regina di Roma (in questo momento del mondo) dovrà guardarsi da avversarie insidiose prima di arrivare alle sfide decisive. Negli ottavi, per esempio, potrebbe trovare Liudmila Samsonova, la russa che vive in Italia ed è allenata dal coach torinese Danilo Pizzorno: oggi ha fatto un boccone dell’ex n.2 del mondo Anett Kontaveit (6-3 6-3).

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