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“ROMA, RECORD NON BASTA”
Binaghi: “FIT in corsa per Masters ATP U.21”

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Anni fa, alle presentazioni degli Internazionali BNL d’Italia c’eravamo soltanto io e Nicola Pietrangeli. Dal 2005, quando è nata la joint venture con il CONI, queste conferenze sono sempre più affollate. Quest’anno è stato fatto un passo in più: oltre alla conferenza di presentazione, il presidente del CONI è presente anche a quella di chiusura”.
Con queste parole, il Presidente FIT Angelo Binaghi ha inaugurato la conferenza stampa di chiusura torneo. Dopo l’intervento del Presidente CONI, è stato il momento di snocciolare le cifre. Cifre sempre più importanti. Il numero degli spettatori paganti ha superato il muro delle 200.000 presenze: il dato aggiornato alle semifinali parlava di 204.416 spettatori, ma è ragionevole pensare al raggiungimento delle 205.000 presenze. Si tratta di un incremento di 12.000 unità rispetto alla passata edizione. “Una crescita che non è mai stata così sensibile da quando il torneo è diventato combined nel 2011 – ha detto Binaghi – ma sono convinto che cresceremo ancora. A questi 12.000 biglietti in più dobbiamo associare i 25.000 tesserati in più rispetto all’anno scorso, a testimonianza del potenziale del torneo”. Sul piano dell’incasso, si è arrivati a 11.700.000 euro, con un incremento di oltre un milione rispetto all’anno precedente. “Non abbiamo toccato i 12 milioni perché il cattivo tempo nella giornata di sabato ha ridotto le presenze della singola giornata rispetto al 2015”. Tra le cose più soddisfacenti di questa edizione c’è stato il veicolo promozionale delle pre-qualificazioni, che dall’anno prossimo saranno ancora più strutturate. “Le porteremo in ogni provincia e non vedo l’ora di assistere a un’invasione di amatori nelle fasi finali del torneo. Oltre alle attività collaterali, ci sarà quello che mi piace definire “Internazionali BNL d’Italia di Quarta categoria”. Immaginate l’entusiasmo che riporteranno una volta tornati a casa”.

Binaghi ha poi sottolineato l’importanza del progetto digital-social che gli Internazionali stanno portando avanti da qualche anno. E’ un aspetto fondamentale per l’immagine dell’evento, sia in Italia che all’estero. I numeri sono in crescita esponenziale: qui vale la pena riportare i più significativi.
– 60 milioni di visualizzazioni tra gli account del torneo e del canale SuperTennis (+116%)
– 315.000 tra fan e followers sui social network (+40%)
– 2,7 milioni di visualizzazioni di video e filmati realizzati dall’evento. Questo è un punto molto importante perché il pubblico chiedeva molto questo tipo di prodotto e Binaghi ha ringraziato sia l’ATP che la disponibilità dei giocatori per la realizzazione di un prodotto interessante. La crescita rispetto all’anno scorso è stata del 422%
– 35.000 download dell’APP ufficiale del torneo.
– 10.500 persone che si sono registrate all’APP, lasciando i loro dati. Chiunque conosca un po’ il marketing sa quanto sia importante un database sempre più ricco.

La notizia più importante emersa dal dibattito, tuttavia, non riguarda direttamente Roma. Dal 2017, l’ATP organizzerà un Masters riservato agli Under 21. La formula sarà identica a quella delle ATP World Tour Finals e coinvolgerà i migliori sette giocatori del ranking ATP limitato agli Under 21, più una wild card. L’Italia è una forte candidata in virtù della partnership FIT-Coni Servizi. L’evento si giocherebbe a Milano o a Torino (“Abbiamo già parlato con alcuni amministratori della Regione Lombardia, ma per decidere l’eventuale sede dovremo verificare la disponibilità delle istituzioni locali” ha detto Binaghi, aggiungendo che la prima sede ipotizzata è stata il Mediolanum Forum di Assago). Un evento del genere sarebbe un ritorno il grande stile del tennis di un certo livello nel Nord Italia (l’ultima edizione del torneo ATP di Milano si è giocata nel 2005). L’ATP prenderà la decisione durante il torneo di Wimbledon: ovviamente ci sono altre candidate, ma secondo Binaghi l’Italia ha il piccolo vantaggio di essere una sede europea, poiché l’evento si giocherà subito prima delle ATP Finals di Londra, dettaglio logistico da non trascurare. Sia Binaghi che Malagò hanno poi rassicurato sulla fattibilità del progetto rispetto al divieto di organizzare eventi sportivi per le città con candidatura olimpica.

Binaghi ha poi illustrato la gestione economica della FIT, sottolineando come negli ultimi 9 anni ci sia stato un forte incremento di spese per l’attività sportiva (+78%, circa 17 milioni di euro) e che non ci sia stato un equivalente aumento di spesa per il funzionamento della struttura (+19%, circa 6 milioni, peraltro con un leggerissimo cale negli ultimi tre anni). Il dato consente di fare un’ottima figura verso il CONI e la sua richiesta di gestioni attente e virtuose “Ma certifica una ‘crisi’ della struttura – dice Binaghi – facciamo talmente tanta attività che dovremo integrare le risorse necessarie per seguirla nel modo opportuno”. Più in generale, è stato segnalato come ben tre quarti delle spese per l’attività sportiva siano frutto dell’autofinanziamento e soltanto il 24,6% provengano dal contributo CONI. A chiudere, l’ingegnere cagliaritano ha elencato gli aspetti sportivi su cui la FIT interviene con supporti e contributi.
Il supporto al Club Italia (assistenza tecnica e medica ai tornei)
I tornei challenger e futures maschili, nonché gli ITF femminili, per i quali la federazione chiede la gestione delle wild card in cambio del sostegno
I vari tornei giovanili
I prestiti d’onore elargiti a tutti i giocatori junior, in modo da aiutarli a sostenere l’attività.
L’attenzione al Settore Tecnico, a partire da Tirrenia, che dallo scorso anno è stata integrata da alcuni Centri Periferici (ad oggi sono Palazzolo, Vicenza, Foligno e Bari)
Il Trofeo FIT che premia i circoli che ottengono i migliori risultati
L’attività giovanile nel suo complesso.

A chiudere il suo intervento, Binaghi ha ricordato le tre direttrici su cui si sta lavorando per migliorare il torneo. Un migliore rapporto con la città (il campo promozionale in Piazza del Popolo è ritenuto un primo passo), un maggiore coinvolgimento del resto del territorio italiano (in questo senso va letto l’accordo con Trenitalia) e l’allungamento del torneo, obiettivo che Roma continua a perseguire sul medio-lungo termine.

IBI16

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