
Questo contenuto è stato pubblicato 5 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Per esprimere un’emozione, sotto forma di un sorriso poco più che accennato, Karolina Pliskova ha aspettato di siglare con un ace, il suo marchio di fabbrica, la 14esima vittoria al terzo set in stagione che le ha permesso di agguantare la sua prima semifinale al Foro Italico. Nella sfida tra ex regina mondiali andata in scena sul “Pietrangeli” la 27enne di Louny, numero 7 Wta e quarta testa diserie, ha battuto in rimonta per 67(5) 62 62, dopo quasi due ore e mezza di battaglia, la bielorussa Victoria Azarenka, numero 52 Wta, che l’aveva sconfitta sempre in tre set negli ottavi a Stoccarda tre settimane fa, firmando la vittoria numero 500 nel tour.
Come spesso accade è stato il servizio di Karolina a decidere. Sotto forma di doppio fallo ha consegnato il primo set alla Azarenka: sotto forma di ace le ha permesso di qualificarsi per il penultimo atto del torneo. Confronto di stili e personalità: Vika, mamma felice del piccolo Leo, che esprime ogni emozione e che è dotata di un tennis più completo, Karolina fredda e controllata tranne quando lancia qualche urlo per darsi la carica rigorosamente piegata verso il campo quando l’uno-due servizio-diritto non funziona come dovrebbe. Fisico slanciato da top model (nonostante la passione dichiarata per pizza e pasta) Karolina guarda quasi tutte dall’alto in basso grazie ai 186 centimetri che madre natura le ha donato (e che per tre anni di fila le hanno permesso di essere l’”ace-woman” del tour). Sfoggia su braccio e coscia sinistri due grandi tatuaggi tribes in stile polinesiano, che la distinguono dalla gemella Krystina (che è anche
molto meno forte). La scorsa estate, in una cerimonia privatissima, ha sposato il connazionale Michal Hrdlicka, ex presentatore tv, con il quale si era fidanzata esattamente un anno prima, all’indomani della conquista dello scettro mondiale. I due si erano conosciuti nel 2015, in occasione di una partita di Fed Cup. Lui è un personaggio un po’
particolare, che ha una figlia da una precedente storia: tre anni fa mentre Karolina era impegnata a Wimbledon, si era fatto fotografare a Karlovy Vary in atteggiamento compromettente compagnia di un’altra ragazza…lui si era scusato pubblicamente e lei lo aveva perdonato.
“Proprietaria” di un servizio-bomba, la Pliskova gioca un tennis con poco margine, fatto di colpi piatti che sfiorano quasi la rete e che devono essere eseguiti con fluidità e timing perfetto: di conseguenza la concentrazione – non esattamente il suo punto di forza – diventa fondamentale per sfruttare qualità tecniche e fisiche che sono davvero
notevoli. Contro Azarenka ha a spettato il momento giusto per piazzare la zampata vincente. La cronaca. Nel primo set dopo essere stata avanti 4-1 (break al quarto gioco) Pliskova ha concesso il contro-break alla Azarenka nel settimo ed immediatamente al cambio campo è arrivata coach Conchita Martinez. Nel game successivo Vika ha nuovamente ceduto la battuta ma si è immediatamente rimessa in corsa grazie ad un paio di risposte fulminanti.
Un set così equilibrato non poteva che decidersi al tie-break: le due hanno lottato punto a punto fino a quando Karolina ha regalato letteralmente il parziale commettendo doppio fallo sul 6-5. La reazione della Pliskova si è concretizzata in un break avvio di secondo set, complici due doppi falli della bielorussa, che ha rischiato anche nel terzo game. Nel quarto gioco la 29enne di Minsk ha avuto la chance di rientrare ma non l’ha sfruttata (3-1).
Nel settimo gioco Pliskova ha centrato il secondo break e poco dopo ha pareggiato il conto dei set. Azarenka ha perso ancora la battuta nel terzo gioco della frazione decisiva allungando poi sul 3-1. E’ stato lo strappo che ha segnato il match Vika ha pagato la minor freschezza atletica arrivando un filo in ritardo su ogni colpo ed a poco sono serviti i prolungati esercizi di stretching al cambio campo. Nel settimo game Pliskova ha brekkato ancora la sua avversaria e poco dopo ha chiuso il discorso.
In semifinale Karolina troverà la greca Maria Sakkari, numero 39 del ranking, passata attraverso le qualificazioni, che ha battuto in rimonta per 57 63 60 la francese Kristina Mladenovic, numero 63 Wta, anche lei promossa dalle qualificazioni. Kiki è stata in vantaggio di un set e 2-1 con break nella seconda frazione: ha concesso il contro-break nel quarto gioco dopo aver sprecato un vantaggio di 40-0, e la partita è girata. La 23enne di Atene, vincitrice ad aprile del suo primo titolo Wta sulla terra di Rabat, si è aggiudicata l’unico precedente con la Pliskova, disputato proprio a Roma, nel secondo turno dello scorso anno quando, a causa di una palla contestata, Karolina uscì dal campo furiosa dopo aver distrutto la racchetta sulla base del seggiolone dell’arbitro.
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