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La pioggia non ferma Rybakina: finale a Roma e debutto in Top 5

Elena Rybakina centra la prima finale agli Internazionali BNL d’Italia battendo in due set Jelena Ostapenko

Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Pause e riprese, scatti e frenate, nuvole e pioggia. Non è una serata facile, ma felice sì per Elena Rybakina. La kazaka, numero 6 del mondo, ha sconfitto 63 64 Jelena Ostapenko, numero 20. Ha centrato la prima finale a Roma, e questo risultato le permetterà di fare il suo esordio in Top 5. Vincendo il titolo, sarebbe di sicuro tra le prime quattro teste di serie al Roland Garros.

Prima degli Internazionali BNL d’Italia, in stagione aveva vinto solo una delle tre partite giocate sulla terra battuta. Qui si presenta da favorita nella finale contro Anhelina Kalinina, numero 47, la finalista con la più bassa classifica nella storia del torneo dal 1985, quando Raffaella Reggi, numero 61, vinse il titolo a Taranto. L’ucraina, proiettata verso il debutto in Top 25, ha vinto l’unico precedente confronto diretto, l’anno scorso sulla terra verde di Charleston.

La partita si mette presto in discesa per la campionessa di Wimbledon. Ostapenko cancella la prima palla break con un ace, ma non salva il game. La salita si fa sempre più dura, Rybakina riesce a prendere campo e ad aprirlo mentre la lettone prende sempre più rischi per restare nello scambio. La campionessa del Roland Garros 2017 si mette a fare a pallate ma Rybakina le toglie il controllo del gioco, almeno fino a quando non va a servire per il set.

E’ il game più ingarbugliato del parziale. Rybakina manca i primi tre set point, aggredita sistematicamente dalle risposte profonde e al corpo di Ostapenko. Concede tre palle break con due doppi falli e un errore forzato, sempre cancellate grazie soprattutto alla spinta del servizio. Aggirato l’ultimo ostacolo, chiude il set con il quinto ace della partita, il 28mo nel torneo, il 274mo in stagione, e rinforza il suo primato per numero di ace nel circuito nel 2023.

Elena Rybakina e Jelena Ostapenko Foto Giampiero Sposito

A fine set chiede un medical time out e prende un farmaco. Al rientro perde il servizio alla prima occasione. Ostapenko, sempre sconfitta nelle sette occasioni in cui ha iniziato con un set di svantaggio nel 2023, sale 4-1. E in questi game sì che Rybakina subisce quello che potremmo il “trattamento Halep”. Il riferimento è alla finale del Roland Garros del 2017 quando la rumena confessò di essersi sentita a lungo una spettatrice contro una Ostapenko capace di colpi vincenti a ripetizione.

Poi però arriva la pioggia sul 4-2. Le giocatrici rientrano negli spogliatoi, dopo pochi minuti tornano in campo, giocano quattro punti e sul 15-40 servizio Ostapenko ci si ferma di nuovo. Dopo circa un’ora la pioggia dà tregua, e comincia l’ultimo tempo della partita. Ostapenko di punti ne vince quattro e Rybakina accelera verso la vittoria.

Diventa così la terza giocatrice nell’era Open a raggiungere la finale all’Australian Open, a Indian Wells, a Miami e a Roma nella stessa stagione dopo Monica Seles nel 1991 e Maria Sharapova nel 2012.

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