Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

La 17esima partecipazione di Francesca Schiavone agli Internazionali BNL d’Italia è finita tra gli applausi convinti del Pietrangeli. Il pubblico del Foro Italico, da sold out anche oggi, ha voluto ringraziare la tennista milanese, che alla soglie dei 34 anni ha ancora voglia di lottare fino all’ultima goccia di sudore. Una prova tutta cuore e grinta contro la polacca Radwanska, numero 3 al mondo. Il 64, 61 finale non rende merito alla Schiavo.  “Bisognerebbe arrivare alle partite contro di lei con più energie legge molto bene il gioco di tattica, si sa appoggiare al tuo gioco, io sono contrattaccante e ci compensiamo” esordisce in sala stampa.

Prima di presentarsi davanti ai microfoni, Francesca Schiavone ha avuto modo di ripensare al suo torneo e il bilancio non può che essere positivo. “Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno. Ho vissuto delle vittorie, significa tanto per me. Soprattutto adesso in vista di Parigi”.

Il Roland Garros, il più bel ricordo della sua vita tennistica. L’avventura capitolina le ha ridato fiducia prima di volare  a Parigi. “So che devo ancora migliorare la consistenza nello spingere la palla, tenere lontane le avversarie e trovare sempre variazioni di gioco. Mi restano, comunque, due grandissime vittorie contro avversarie di livello (Bouchard e Muguruza), mi porto a casa fiducia, aria da respirare, e non è un caso che arriva sotto Parigi”. Bonne chance Francesca.