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Serena e Azarenka, le finaliste

Questo contenuto è stato pubblicato 11 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Una cosa è certa qui al Foro. La regina passerà scettro e corona. Dopo due anni consecutivi, Maria Sharapova ha abdicato e lascia vacante il titolo conquistato nel 2011 e 2012. La lista delle candidate si accorcia, le semifinaliste sono le due big Serena Williams e Victoria Azarenka. Insegue il suo primo titolo Azarenka, secondo per la Williams che ha già vinto 11 anni fa. 
WILLIAMS, PRIMA FINALISTA DEL FORO Williams-Halep 63 60
Inarrestabile Serena – La storia è lei, inevitabile! Impossibile incrinarla. Il suo nome è sinonimo assoluto di “tennis femminile”. Un connubio stretto che lascia chilometri di distanza a tutte le altre giocatrici. Una Serena Williams che qui a Roma ha già premuto il piede sull’acceleratore dando il via alla sua fuga, senza nessuna difficoltà. I suoi incontri sono brevi, difficile superare l’ora di gioco. Difficile strapparle i game, solo le più brave (Simona Halep in semifinale e la Robson alla prima partita) hanno avuto il piacere di farle un break, un break in tutta la partita. 
La semifinale – Partenza svogliata per la numero uno al mondo. Quasi che, a crearle noia non sia tanto l’avversaria al di là della rete, quanto il solleone romano. Il primo game dell’incontro dura perfino sette minuti, più degli altri tre successivi. Serena decide di far passare un po’ di tempo prima di entrare in partita e così la Halep si ritrova stranamente in vantaggio (2-1). Fino al risveglio della leonesse che, con naturalezza e semplicità, mette a segno i dodici game successivi. Per il secondo match consecutivo, Williams, lascia a zero l’avversaria in almeno un set. Serena è in finale, lei lo sapeva ed ormai c’è anche abituata. Minima la sua gioia dopo la vittoria, neanche oggi fosse un giorno di ordinario allenamento.    
Piccola Halep cresce –  Partita dalle qualificazioni si è fatta largo tra Agnieszka Radwanska, Roberta Vinci e Jelena Ivanovic. Sulla strada romana della Simona Halep ha trovato il colosso del tennis a sbarrarle la via. Una Serena Williams così in forma da poter affermare di sentirsi addirittura più giovane. E i numeri lo dimostrano: 23 il numero delle ultime partite vinte di file, 10 i game persi nelle tre partite romane, 2 i break concessi a Roma (il primo contro la Laura Robson, il secondo lasciato proprio alla romena). Era un’impresa impossibile e la Halep ne è più che consapevole.  L’unico precedente tra le due risale al secondo turno di Wimbledon di 2 anni fa, quando la romena strappò il primo set e capitolò nei successivi (36 62 61). L’ultimo buon risultato della Halep (finora 64 nella classifica Wta) giusto l’anno scorso al Premier di Bruxelles la romena aveva raggiunto addirittura la finale, dove fu sconfitta dall’Azarenka (75 60). 
Vai all’intervista di Serena Williams   
ANCHE AZARENKA APPRODA IN FINALE Azarenka vs Errani 60 75
Il match – E’ un razzo la ex numero 1 del mondo, Victoria Azarenka. I primi 6 game e il primo set volano via senza quasi accorgersene nonostante l’interruzione per un improvviso acquazzone. Non c’è tennis non c’è competizione per l’azzurra Sara Errani, almeno nel primo set, quando ha lasciato troppo vantaggio a una giocatrice che, qui sulla terra romana, con il tifo del Centrale, si poteva anche battere. Realmente il match – il confronto tra la numero 3, Vika, e la futura numero 5 (da lunedì), Sarita – si vede solo a partire dal secondo set, quando scende in campo anche la romagnola. Allora è tutta un’altra storia. Sara c’è ad ogni punto e ribalta il risultato dal 3-1 a favore di Vika, al 5 a 4 per l’azzurra. Annulla anche un match point, la piccola Sara, ma è troppo tardi. Il distacco dell’Azarenka accumulato nel primo set è troppo elevato, nessuna fuga è più possibile e, con il risultato finale di 60 75, sfuma per sempre il sogno di una finale al Foro con una giocatrice azzurra.  
Precendenti – L’Azarenka è un’avversaria dura su tutte le superfici, anche qui sulla terra rossa del Centrale, ancor più se i precedenti sono tutti a favore di Vika (5-1). Questo la nostra Sarita lo sapeva, ciò che conta è “restare lì e lottare” aveva dichiarato con tranquillità in sala stampa. Di certo, la nuova numero 5 nella classifica Wta di lunedì prossima (best ranking), Sara Errani la determinazione l’aveva già dimostrata contro la Mchale, restando concentrato nonostante i diversi match point sfuggiti e portando a casa una partita diventata complessa all’improvviso. Meno convincente la prestazioni dell’Azarenka al Centrale contro la Stosur, molto fallosa, sopratutto nel servizio. Eppure il risultato finale è chiaro, quel 60 75 racconta da solo una partita che, per la Errani, è iniziata in ritardo di quasi mezzora.  Vai all’intervista di Victoria Azarenka 
Sfuma il sogno Errani – Pioggia sul Centrale, grandine su Sara. Una partita interrotta due volte per un acquazzone che, soprattutto nel primo set sarà parsa come una tremenda tempesta per Sara. Nonostante tutto Sara sa di avere già portato a casa un successo azzurro (grazia al ritiro di Sharapova), un traguardo che mancava per il nostro tennis rosa da ventotto anni. Le ultime azzurre in semifinale agli Internazionali erano state – contemporaneamente – Raffaella Reggi, Laura Garrone e Caterina Nozzoli nell’edizione del 1985, che si disputava però a Taranto.     
http://www.wtatennis.com/SEWTATour-Archive/posting/2013/709/MDS.pdf

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