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SERENA VA DI CORSA
Cancellata la Kuznetsova. “Quest’anno mai così bene sulla terra”

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

williamsAB8I3603La miglior partita dell’anno sulla terra”. Serena analizza se stessa al termine del match/allenamento con Svetlana Kuznetsova, 41esima vittoria agli Internazionali d’Italia (record all time). Va di corsa la Williams, 52 i minuti giocati. Sarà per l’umidità che repentinamente ha avvolto il Centrale. Sarà perché il catino del Foro Italico, quando è scesa la sera non era più caliente come lo era stato fino a qualche minuto prima per la sfida più bella del torneo, Djokovic-Nadal. Sarà perché in tribuna anche il piccolo Chip, il cagnolino balzato alle cronache dopo la storia del doggy menù che ha rischiato di mandare di traverso il torneo della sua amata padrona, sembrava non vedesse l’ora di squagliarsela in albergo a papparsi un’altra razione di riso e salmone, Serena ha preso letteralmente di petto “Sveta”.

Le motivazioni non le mancavano di certo. C’era da riscattare la sconfitta patita con la russa di San Pietroburgo meno di due mesi fa a Miami, di fatto l’ultima recita griffata Williams prima di ricomparire sul palcoscenico romano. “Questo terzo match sulla terra mi fa sentire molto bene. Lei è una delle migliori giocatrici su questa superficie. Abbiamo sempre dato vita a partite combattute e quindi sono molto soddisfatta di aver superato l’ostacolo in questo modo”. In effetti il 6-2, 6-0 di oggi sul Centrale è il peggior passivo incassato dalla Kuz nei 12 confronti diretti con Serena (9-3 Williams). L’americana era chiamata anche a fugare qualche nube addensatasi ieri nel primo set con la connazionale McHale, arrivata fino ad un punto dal set. E soprattutto, in questo suo percorso di avvicinamento al Roland Garros, è fondamentale giocare il più possibile, concetto ribadito anche oggi. “Ovviamente sto pensando anche a Parigi, ma in questo momento sono qui e voglio concentrarmi esclusivamente sul torneo che sto giocando, prendendo una partita alla volta”.

williams_kuznetsovaAB8I3588Contro la Kuznetsova, che Parigi lo ha vinto nel 2009 (Serena insegue il poker dopo i successi del 2002, 2013 e 2015) non c’è stata partita. I break in avvio di entrambi i set hanno fornito a Serena quel vantaggio mentale che forse le serviva dopo le incertezze evidenziate nel primo set con la McHale. Serenona sempre in anticipo sulla palla, Kuznetsova due metri fuori dalla linea di fondo a cercare di rispedire al mittente le pesanti missive. E quando c’è stato da applaudire l’avversaria, la Williams non si è tirata indietro per un gran passante della russa. Salvo poi far capire come stessero realmente le cose con un ace a 190 kmh.

L’ultimo ostacolo tra la numero uno e la finale (sarebbe la quarta, dopo i trionfi del 2002, 2013 e 2014) è la romena Irina Camelia Begu, 35 Wta e grande rivelazione della stagione sul rosso. Quarti a Madrid, semifinale a Roma. Nessun precedente tra le due, anche se Serena è piacevolmente dalla recente esplosione delle tenniste provenienti dalla Romania sulle orme di Simona Halep (nei quarti a Madrid erano ben quattro). “E’ un aspetto molto positivo quando vengono fuori nuove giocatrici. Mi è capitato di giocare diverse volte contro giocatrici rumene e sono sempre avversarie ostiche da affrontare”.

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