Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Jannik Sinner è pronto a riabbracciare il pubblico di Roma. E i tifosi al Foro sono pronti ad accoglierlo al meglio. Il primo appuntamento è fissato permezzogiorno sul Centrale. L’altoatesino si allenerà per la prima volta quest’anno al Foro fino alle 14 con Francesco Passaro

BIGLIETTERIA – É possibile acquistare i biglietti per l’80esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia al seguente indirizzo web: https://ticketing.internazionalibnlditalia.com/. I biglietti danno la possibilità di assistere questa settimana alle pre-qualificazioni e agli allenamenti dei giocatori al Foro Italico: non mancate!

Jannik-story al Foro

Sinner è l’italiano con più semifinali nei Masters 1000, l’unico oltre ai Fab Four ad essere arrivato così avanti a Indian Wells, Miami e Monte-Carlo in una stessa stagione. Mai come quest’anno Jannik Sinner si presenta agli Internazionali BNL d’Italia con ambizioni di successo. I tifosi sognano già di vederlo conquistare al Foro il suo primo titolo in un Masters 1000 e diventare il primo campione italiano agli Internazionali BNL d’Italia dal 1976. Sarebbe il culmine di una storia che ha vissuto a Roma momenti e tappe chiave.

Il Foro Italico ha accompagnato, e in alcuni casi segnato, tutte le fasi cruciali della sua ascesa al vertice del tennis mondiale.

Nel 2019 ha affrontato per la prima volta Lorenzo Musetti nelle pre-qualificazioni al Foro Italico. In quell’occasione raccontava la sua passione per il Milan e per il calcio. “”Da piccolo giocavo spesso, mi piaceva. Ero centrocampista, e poi a pallone uso il sinistro” ha detto. Grazie al successo su Musetti si è guadagnato la wild card per il main draw. All’esordio ha sconfitto Steve Johnson, che aveva vinto più di 25 partite all’anno nel circuito ATP dal 2015 al 2018. “Sono chiaramente sorpreso anche io, non è una cosa normale secondo me. Però il nostro obiettivo non è di vincere solo qualche match ma di andare più avanti tra qualche anno. Poi magari io sono più tranquillo di altri ed è per quello che qualche volta non esulto” diceva dopo la partita. “Mi sono piaciuto perché nelle difficoltà son rimasto in partita e ho cercato il modo di vincere”.

In quella prima esperienza al Foro, ha provato anche l’emozione di allenarsi contro Roger Federer e di incontrare Filippo Tortu che a Tokyo 2020 avrebbe vinto uno storico oro olimpico per l’atletica italiana nella staffetta 4×100. Al secondo turno ha poi perso contro Stefanos Tsitsipas, altra costante nella sua carriera.

2020-2021: la vittoria su Tsitsipas, lo stop con Nadal

Torna già un anno dopo, per la verità. Sinner si ripresenta al Foro nel 2020 da neo-patentato e batte il greco 6-1 6-7(9) 6-2 al greco, numero 6 del mondo, a meno di 24 ore dallo show di Lorenzo Musetti contro Stan Wawrinka. “Ho servito per il match nel secondo, ho perso il servizio, siamo andati sul 6-6 poi abbiamo sbagliato tanto tutti e due. Comunque sentivo di fare la cosa giusta, anche se sbagliavo il colpo” ha detto. Sinner, di nero vestito, si distingue anche rispetto agli Shapovalov, ai Rublev, agli Auger-Aliassime che giocano in queste settimane con le divise variopinte in omaggio al primo Agassi dello stesso sponsor tecnico. Sinner, sconfitto da Dimitrov negli ottavi, dimostra di non aver bisogno di fronzoli o colori per farsi notare.

Il 2021, edizione senza pubblico nei primi turni per le restrizioni sanitarie, Sinner si è fermato al secondo turno contro Rafa Nadal, il giocatore più vincente di sempre sulla terra battuta. Non prende bene la sconfitta, anzi. E non lo consolano i complimenti del maiorchino. “Jannik è davvero molto completo, e poi migliora giorno dopo giorno. I suoi progressi sono tanti ma non è che si vedono tutti in un colpo solo. Ha un grande rovescio, ma per la verità anche il diritto non è facile da affrontare. Ha grandi colpi, anche in corsa e dalle posizioni più complicate. Ho un grande rispetto di Sinner come giocatore”.

La prima volta al Foro con Vagnozzi

L’anno scorso Sinner si è presentato a Roma per la prima volta con il nuovo coach Simone Vagnozzi. “Ho un ‘materiale’ tra i migliori del mondo” ha detto l’allenatore marchigiano alla vigilia del torneo. In quella conferenza stampa al Foro Italico, Vagnozzi ha tracciato di fatto il piano di lavoro che avrebbe portato Sinner in meno di un anno a raggiungere la quinta miglior posizione di sempre per un italiano nella classifica mondiale del tennis maschile. “Il gioco di Jannik è molto efficiente, ma deve completarsi in diverse aree , come a rete, e deve aggiungere variazioni – spiegava Vagnozzi -. Sono contento della sua disponibilità e del suo approccio al lavoro”. Sinner aveva addosso gli occhi del pubblico italiano, soprattutto dopo l’annuncio dell’assenza di Matteo Berrettini per infortunio.

Sinner, con tanto di logo a forma di volpe sul cappellino, ha dominato il derby generazionale con Fabio Fognini, ha sconfitto il serbo Filip Krajinovic capace di eliminare Andrey Rublev, prima di cedere contro il “solito” Tsitsipas tradito anche da un problema all’anca. L’Italia ha capito, però, di poter contare su di lui per grandi ambizioni.