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Sinner rock aspetta Nadal: “So di avere più armi di prima”

Jannik Sinner (foto Getty)

Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Un anno fa, Jannik Sinner giocava al Foro Italico con un look tutto nero. Stavolta, mostra i suoi veri colori. Il suo tennis è acceso, brillante, in perfetta sintonia con la maglia ciclamino e le scarpe gialle. Il match contro il francese Ugo Humbert, eccezione rispetto alla regola per cui i capelli ricci sono segno di un’indole capricciosa, non è mai in discussione. Il 6-2 6-4 finale dà l’esatta misura della differenza di cilindrata che ha saputo far valere, arrivando così alla ventesima vittoria stagionale.

Lo aspetta un secondo turno di lusso contro Rafa Nadal, testa di serie numero 2 e nove volte vincitore degli Internazionali BNL d’Italia. Sarà un modo per misurarsi dopo il quarto di finale del Roland Garros dello scorso autunno e le due settimane di allenamento durante la quarantena obbligatoria in Australia. “E’ un grande campione e una bravissima persona” ha detto alla vigilia del suo esordio.

“Ora so di avere più armi anche contro Federer, Nadal, Djokovic. Ma loro ti mettono sempre sotto stress, è stato così contro Rafa al Roland Garros, contro Nole a Monte-Carlo. Devi essere pronto a trovare la soluzione giusta, ma per esserlo devi giocarne tante. Anche lui adesso mi conosce meglio” ha spiegato in conferenza stampa l’azzurro che due anni fa qui si allenava per la prima volta con Roger Federer. Da quel momento, come giocatore, si sente molto diverso e migliorato, da tutti i punti di vista, Ma come persona, ha detto, “sono uguale a com’ero allora”.

Dopo Madrid, ha detto in conferenza stampa, “mi sono sempre allenato due volte al giorno, servizio e punti. Abbiamo lavorato con quantità e qualità buona, credo”. Ieri Sinner si è allenato al circolo, ha visto la finale di Matteo Berrettini con cui ha parlato oggi in spogliatoio.

Prima di entrare in campo contro Humbert, “ho visto insieme al figlio di Riccardo Piatti la sintesi della vittoria del Milan contro la Juventus di ieri” ha detto Sinner, tifoso rossonero. Chissà se i tre gol del “suo” Milan siano stati un’ulteriore carica per il suo esordio stagionale al Foro Italico.

I suoi colpi affilati e filanti tagliano il campo. E’ diverso il suono, oltre al peso della palla rispetto al mancino francese in maglia arancione sempre più in difficoltà nell’arginare il gioco dell’azzurro.

Con il servizio, e in maniera ancor più significativa con la risposta, Sinner riesce a prendere il comando dello scambio e a mettere i piedi in campo. Il numero 32 del mondo, semifinalista a Marsiglia quest’anno, arretra di fronte al pressing martellante dell’azzurro. E quando aumenta il campo da coprire, si riduce l’efficacia del suo tennis pensato e raffinato.

Sinner piazza subito il break. E il primo set si mette in discesa. Il teenager azzurro, numero 9 nella Race to Turin, mette in campo tre prime su quattro e ne ricava il 72% di punti nel primo set.

I numeri non cambiano di molto nel secondo. Non scende la percentuale di punti vinti con la prima di servizio, i 14 vincenti e 32 errori rendono ancora più vivida l’immagine di una partita in cui ha potuto decidere sempre cosa fare nello scambio. Come piace a lui.

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