Questo contenuto è stato pubblicato 10 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.
Ha il sorriso radioso delle giornate da ricordare Sarita. Nel giro di due giorni ha sfatato due tabù, Cetkovska e Li Na. E sta facendo sognare in grande gli appassionati, non solo romani.
“Non penso ancora alla finale. Non ho mai pensato così, non mi piace pensare così. Io guardo solo al mio prossimo match, ho sempre fatto così ed è quello che mi ha portato buoni risultati. Sarebbe sbagliato pensare di arrivare fino in fondo, ora devo concentrarmi solo sulla prossima partita”. Una vittoria, quella con la Na LI, che vale tanto: “Sicuramente è una delle migliori. Forse seconda solo a quella contro la Stosur (in semifinale al Roland Garros 2012 quando l’azzurra conquistò anche l’ingresso tra le top ten, ndr). Giocare con la Li Na non è mai facile, è una che a me dà fastidio: è molto, molto forte. Penso oggi sia stata una bella partita da tutte e due le parti. Non mi sono resa conto che stesse male. Aver vinto questa partita in casa è una bella sensazione”. La chiave del successo è stata l’essere rimasta umile, senza entusiasmarsi troppo. “Nei momenti di difficoltà nel secondo set, quando è girata la partita, dal 3-2 ha fatto lei due game allucinanti tirando dieci vincenti di fila a tutto braccio, impressionanti, e il fatto di essere riuscita a rimanere lì anche all’inizio del terzo mantenendomi fredda e seguendo punto dopo punto credo sia stata una gran cosa”.
| Al Foro Sarita sta”sfoggiando” un servizio un po’ diverso, ma molto più efficace: “Sul servizio è stata una cosa nata un po’ così, parlando col mio allenatore. Arrivati a Roma, su un campo diverso da quello di Madrid che era molto veloce, abbiamo cercato di dare più spinta al servizio. Forse non è bello da vedere, però a me è servito, mi dà anche più equilibrio e specialmente dopo una partita molto dura, quando il braccio tende a stancarsi, partire dall’alto può essere un accorgimento favorevole. Un giorno prima del torneo lo abbiamo provato, anche se lo avevamo provato anche altre volte, ed è andata bene”. Jankovic o Radwanska (sarà la serba) non cambia: “Sono entrambe fortissime, tutte e due in forma, tutte e due lottano in modo pazzesco. Vedremo. Contro di loro bisogna fare partite quasi perfette per poter pensare di vincere. Sarà difficile, ma è naturale, siamo in una semifinale e partite facili non ce ne sono“. Poi un ringraziamento al pubblico romano: “Il pubblico che c’è qui a Roma non l’ho visto da nessun’altra parte. Forse in uno Slam, ma neanche lì…Sensazioni così sono difficli da spiegare a parole. Il pubblico per me è stato qualcosa di incredibile, non solo oggi ma anche nei giorni scorsi. Nel doppio l’ho sentito tanto, anzi quest’anno sono riuscita a essere brava e a cercare di non farmi prendere dall’entusiasmo, a restare distaccata e poi fare esplodere l’euforia al momento opportuno”. |
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