
Prima il regalo, poi la torta: Lorenzo Sonego ha festeggiato i suoi primi 28 anni sul Campo centrale del Foro Italico. Per l’occasione la sorte gli aveva confezionato un primo turno col fiocco, bianco rosso e blu: un avversario, il francese Jeremy Chardy, che si presentava in campo da n.591 del mondo e che dal settembre del 2021, quando venne eliminato al primo turno degli Us Open dal nostro Matteo Berrettini, aveva giocato solo 3 partite, vittima dei postumi del vaccino contro il covid-19 e di un’operazione al ginocchio cui si è sottoposto nel giugno dello scorso anno.

Chardy, che pure è stato n.25 del mondo e vanta un successo a Roma nel 2014 su un certo Roger Federer, in realtà oggi di mestiere fa più l’allenatore che il giocatore. A 36 anni suonati segue il giovane connazionale Ugo Humbert, con il quale ogni tanto gioca anche in doppio.
A sweet surprise for Sonego🎂#IBI23 pic.twitter.com/5a2q3bAP5L
— Tennis TV (@TennisTV) May 11, 2023
Risultato: Sonego si è imposto in due set, 6-2 6-1, in un’ora e 15 minuti. Il tempo perché arrivasse dalla pasticceria una bella torta alla crema sulla quale piazzare una candelina rossa che “Sonny” ha spento davanti ai tifosi sul Centrale, dopo aver dedicato la vittoria all’amico Matteo Berrettini, infortunato, scrivendo sulla lente della telecamera “Matte ci manchi” e accompagnando il tutto con un cuoricino.

“E’ brutto non vedere Matteo qui a Roma – spiega dopo il match – So quanto lui, da romano, tenga a essere presente, a vivere questo torneo. Dopo tutti i guai fisici che ha avuto, non avrei proprio voluto vederlo fermo un’altra volta per un infortunio. Mi manca perché è uno dei mie più grandi amici e peso che manchi alla gente vedere un giocatore di livello così alto su questi campi. Spero che il prossimo anno ci sia e faccia un grande risultato”.

Il piemontese, che vale sicuramente di più oggi della sua posizione in classifica (è n. 48 del mondo), si è regalato anche e soprattutto la possibilità di giocare al secondo turno contro la testa di serie n.31 del torneo, il giapponese Yoshihito Nishioka. Un ostacolo ostico ma tutt’altro che impossibile sulla strada che porterebbe a un faccia a faccia Stefanos Tsitsipas, n.5 del torneo, l’uomo da battere in questa zona di tabellone.
“Contro Nishioka ho giocato solo una volta tanto tempo fa a Monte-Carlo – racconta nella conferenza stampa dopo-partita – Lo conosciamo bene e l’abbiamo studiato guardando molti video. Sta giocando a livello molto alto. E’ un avversario difficile, che si muove molto bene. Ha un timing incredibile con il rovescio. E’ sicuramente molto fastidioso. Sarà una partita dura nella quale dovrò giocare un ottimo tennis cercando di perdere meno campo possibile”.
Sonego sicuramente ha voglia di provarci per prendere il suo posto come avversario principale di Carlos Alcaraz in vista delle semifinali, un traguardo che il piemontese ha già saputo raggiungere nel 2021, quando superò Dominic Thiem e Andrey Rublev prima di sfiorare l’impresa contro Novak Djokovic.
““In questi due anni il tennis si è evoluto molto – ha spiegato a chi gli chiedeva se si sentiva pronto a ripetere l’impresa – è cresciuto il mio livello ma anche quello degli altri giocatori. Vincere è sempre più difficile. Penso di aver migliorato sul piano dell’aggressività: oggi i più forti preferiscono comandare il gioco che difendersi e anche noi stiamo lavorando per prendere subito il comando dello scambio. Al di là dei risultati e della possibilità di ripetere una semifinale qui a Roma, penso che la strada sia quella giusta”.
Giornata davvero nera invece per Chardy. Impegnato contro Sonego non ha potuto seguire il match del suo pupillo Humbert che ha dovuto cedere al tie-break del terzo set al finlandese Ruusuvuori (6-4 3-6 7-6 il punteggio finale).

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