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Super Zeppieri a Roma va a 1000

In un Pietrangeli al calor bianco, il giovane azzurro, numero 229, batte Maxime Cressy (numero 64 ATP) e si regala un posto nel tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia

Questo contenuto è stato pubblicato 2 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Il talento non gli era mai mancato, così come la consapevolezza nei propri mezzi. Giulio Zeppieri oggi a Roma è l’uomo del destino, l’unico azzurro a centrare l’obiettivo. È il protagonista di una domenica incandescente al Foro Italico. Il mancino di Latina, diritto al plutonio e grinta da vendere, ha strappato il pass per quello che fino a questo momento è il main draw più importante della sua vita: quello degli Internazionali BNL d’Italia, dove esordirà contro Karen Khachanov (n. 26). Il suo primo 1000. Dopo la vittoria all’esordio nel tabellone cadetto ai danni del numero 47 del mondo, Alex Molcan, ‘Zeppo’ si è ripetuto con un altro giocatore vero, quel Maxime Cressy che ha fatto tornare a tutti la voglia di ‘serve & volley’. Due giorni, due rimonte (oggi 4-6 6-4 7-6), a testimonianza del fatto che per buttare giù il ‘gemello diverso’ di Lorenzo Musetti ce ne vuole.

Roma 08 Maggio 2022 Internazionali BNL D’Italia 2022 Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti e Marco Cecchinato Foto Giampiero Sposito

Stavolta non c’entra la musica ma è sempre questione di emozioni. C’era anche Lorenzo (insieme a Marco Cecchinato e a Flavio Cobolli), che per un problema alla coscia sinistra quest’anno il torneo non lo gioca, a godersi sugli spalti di un Campo Pietrangeli gremito all’inverosimile l’impresa di uno dei suoi più cari amici. Lui che un “favore” glielo aveva già fatto ritirandosi e lasciandosi a Luca Nardi la wild card per il tabellone principale, liberando così per Giulio, l’ultimo lasciapassare per le ‘quali’ .

Questo Zeppieri ha dimostrato di avere una cosa che prima non aveva, ossia la capacità di saper sfruttare al meglio le occasioni. Avrà pensato al fratello Giorgio, promettente giovane pugile, quando ha sferrato i ganci che hanno mandato al tappeto nel tie-break decisivo anche l’estroso americano.

Il diritto di Giulio Zeppieri (Foto Giampiero Sposito)

Dal 2010 e per oltre dieci anni, la sua guida sul campo (e non solo) era stata Piero Melaranci. Ha cambiato, Giulio (che oggi si allena all’Enjoy Tennis Center di Roma con Giuseppe Fischetti), per ritrovarsi e provare a prendersi tutto ciò che fino ad ora gli avevano pronosticato ma che gli era sempre mancato. Oggi ha vinto, ma come lui racconta da sempre “è una questione di step”. È stato numero 12 del mondo under 18, poi sono arrivati i primi successi ITF, quindi le soddisfazioni a livello Challenger e l’esordio, in Sardegna, a livello ATP. Come accade spesso è all’improvviso che si diventa uomini e che si fanno le scelte giuste al momento giusto, prendendosi tutta la responsabilità.

Ora lo aspetta un altro step, quello del tabellone dove vicino al suo nome ci sono quelli di Djokovic, Nadal & Co. Un bel salto. Ad aiutarlo ci sarà di sicuro il grande calore del pubblico romano che oggi ha fatto la differenza sul ‘Pietrangeli’.

Panoramica sullo Stadio Pietrangeli gremito per il match di Giulio Zeppieri (Foto Giampiero Sposito)

“Aver vinto in un Pietrangeli così pieno di gente – le prime parole di Zeppieri in conferenza stampa – è stata una emozione enorme, quasi impossibile da descrivere con le parole. Disputare il tabellone principale sarà un’esperienza che porterò dietro per tutta la vita, spero una delle tante. Sono felice perché in questi giorni non mi ero sentito benissimo, adesso sono stanco ma darò tutto quello che ho per recuperare il più rapidamente possibile”.

Jannik Sinner e Lorenzo Musetti sono già sbocciati, Giulio sta arrivando. “Ciascuno di noi ha i propri tempi e un percorso da seguire. Jannik e Lorenzo stanno facendo qualcosa di straordinario ma anche io sono giovane e so di avere le carte in regola per poter dire la mia anche nel circuito maggiore. Oggi vuol dire tanto per me. Un giocatore come Cressy non dà punti di riferimento, fa serve & volley sia sulla prima che sulla seconda palla di servizio. Bisogna essere bravi e fortunati a leggere le traiettorie in anticipo e a piazzare la risposta vincente. Partite come questa possono essere molto importanti dal punto di vista mentale”.

La separazione dallo storico coach, Piero Melaranci, non è stata semplice. Oggi Zeppieri ha le idee chiare su presente e futuro. “Lasciare Piero è stata dura ma so che è stata la scelta giusta. Negli ultimi tempi mi sono allenato scrupolosamente per recuperare la forma migliore dopo l’infortunio. Oggi il tennis è molto omogeneo ad alti livelli, alla pura tecnica non si bada più di tanto. Con la giusta preparazione atletica e la capacità di lottare e saper soffrire si può arrivare in alto. La famiglia? Per lavoro spesso non possono venire a vedermi ma sono sempre con me e mi aiutano tanto sotto ogni punto di vista”.

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