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Svitolina non vive di ricordi
“Cerco il salto di qualità”

Questo contenuto è stato pubblicato 6 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Dodici mesi fa ha conquistato proprio agli Internazionali BNL d’Italia il titolo più importante della sua carriera, un autentico trampolino di lancio per Elina Svitolina. La bionda nata ad Odessa il 12 settembre 1994 si presenta dunque in riva al Tevere come campionessa in carica e la sua immagine compare anche nei mega cartelloni che delimitano il parco del Foro Italico. “Ho degli splendidi ricordi qui, di tutto il torneo e non solo della finale” – ha sottolineato Svitolina – “visto che sin dall’inizio avevo affrontato e vinto alcuni match duri. E’ stata una settimana fantastica, che mi ha dato una notevole spinta anche in termini di fiducia in vista del Roland Garros. La pressione dei punti da difendere? Mi sono trovata nella stessa situazione anche a Dubai a inizio anno, per cui non è una novità. La mia priorità, sinceramente, è quella di essere a posto fisicamente ed esprimere un buon tennis”.

“PER IL SALTO DI QUALITA’ LAVORO SUI DETTAGLI” – Arrivata sulla terza poltrona della classifica mondiale nel settembre scorso, Svitolina è adesso in cerca di quel salto di qualità che le consenta di poter puntare ai vertici del ranking, che vedono al momento in vetta proprio quella Simona Halep da lei sconfitta nella finale 2017 a Roma. “Nell’ultimo anno ci siamo trovate di fronte quattro volte e oltre che in questo torneo ho disputato una buona partita anche in semifinale a Toronto e alle WTA Finals di Singapore, mentre non è andata altrettanta bene come risultato al Roland Garros” – spiega l’attuale numero 4 del mondo, in questa stagione vincitrice a Brisbane e Dubai – “Se dovessimo ritrovarci avversarie, vedremo quel che potrà succedere. Personalmente io penso ad affrontare un match alla volta, senza pormi eccessive aspettative, ma cercando di acquisire sempre maggiore fiducia in me stessa, senza preoccuparmi di quel che ho ottenuto l’anno prima in quel torneo. Non ho proprio bisogno di ulteriore pressione psicologica. La chiave per salire ancora? Con il mio team stiamo lavorando su quei piccoli dettagli che possono fare la differenza in campo, nel corso di un match. Un aspetto che può rivelarsi determinante, visto che sappiamo di poter disporre di un buon bagaglio tecnico. Mi riferisco ad esempio a quanto accaduto al Roland Garros nell’incontro con la Halep”.

“SERENA MERITEREBBE DI ESSERE NEL SEEDING” – Infine anche Svitolina si accoda alle colleghe che pensano che Serena Williams, al rientro nel circuito dopo lo stop per maternità, abbia diritto a un ranking protetto ma anche a un posto d’eccellenza nel seeding. “Io penso che quando una giocatrice al top si ferma per diventare madre, se è tra le prime otto del ranking, abbia diritto ad essere ancora nei primi posti del seeding quando ritorna all’attività. Nel caso di Serena si era fermata da numero uno del mondo, per cui a mio avviso sarebbe giusto riconoscerle un certo status…”, l’opinione di Elina, espressa con il sorriso, senza vene polemiche.

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