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Swiatek si infortuna a un passo dalla vittoria. Avanza Rybakina

La vincitrice delle ultime due edizioni degli Internazionali BNL d’Italia arriva a comandare 6-2 4-2 prima di essere raggiunta e costretta a un tie-break dalla n.6 del mondo. Lo perde e si infortuna alla gamba destra cercando di salvare l’ultimo punto. Sulla strada della campionessa di Wimbledon ora c’è Jelena Ostapenko

Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Non era difficile definire la sfida tra Iga Swiatek e Elena Rybakina una finale anticipata. Ed è stata per due set una bellissima partita, dominata all’inizio dalla polacca n.1 del mondo che è arrivata ad essere in vantaggio 6-2 4-2 con a disposizione la palla del 5-2. Non è riuscita a sfruttarla, per merito anche dell’avversaria, e ne ha subito il ritorno, la ritrovata fiducia nel servizio devastante, che l’ha costretta al tie-break. Lì la kazaka, n.6 del mondo, è stata più decisa ed efficace, è volata da 3-3 a 6-3, chiudendo all’attacco. Proprio nel tentativo di recuperare l’ultimo affondo dell’avversaria Swiatek ha appoggiato malamente la gamba destra e ha finito il set con una smorfia di dolore.

A quel punto ha chiesto un “Medical Time out”. Al rientro in campo pareva rinfrancata, oltre che fasciata alla coscia destra. E partiva tenendo benissimo i suoi primi due turni di battuta. Rybakina faceva lo stesso, anche perché la polacca alla risposta non reagiva più. E quando l’avversaria impattava sul 2-2 faceva segno all’arbitro che la sua partita e il suo torneo erano finiti.

Con una stretta di mano malinconica lasciava strada a Rybakina, che in semifinale affronterà Jelena Ostapenko, n. 20 del mondo, con la quale è in svantaggio 2-1 negli scontri diretti ma si è aggiudicata l’ultimo, nei quarti di finale degli open d’Australia di quest’anno.

Elena Rybakina si è qualificata per le semifinali degli Internazionali BNL d’Italia – Foto Giampiero Sposito

Una conclusione dolorosa per un confronto che prometteva moltissimo ed in effetti stava mantenendo le attese: la n.1 del mondo si trovava di fronte a una n.6 che di fatto vale il terzo posto assoluto, che sarebbe suo se le venissero conteggiati i 2000 punti che sarebbero spettati alla vincitrice del torneo di Wimbledon 2022 (che fu disputato senza assegnazione di punti ATP e WTA). Considerando che la n.2 Aryna Sabalenka è uscita all’esordio romano, battuta a sorpresa dalla statunitense Sofia Kenin, si può dire che sul campo Centrale si siano affrontate le due più forti tenniste del momento.

Più che altro Rybakina è, proprio insieme a Sabalenka, la tennista che più riesce a tener testa alla dominatrice del circuito. Quest’anno l’aveva battuta negli ottavi agli Australian Open (dove poi avrebbe perso in finale contro Sabalenka) e ribattuta in semifinale a Indian Wells, superando poi in finale, indovina chi? Aryna Sabalenka.

Il quarto di finale degli Internazionali BNL d’Italia doveva essere, oltre al quarto capitolo di una saga cominciata nel 2021 con un successo di Swiatek nel torneo di Ostrava, la verifica delle reciproche ambizioni e della capacità della kazaka di essere competitiva al vertice anche sulla terra battuta.

Quella del Foro Italico in questi giorni è particolarmente lenta, intrisa di pioggia e non ha certo aiutato la statuaria atleta nata a Mosca, un metro e 84, sicuramente meno rapida della polacca, splendida atleta di un metro e 76, in grado di sprintare come di spaccare la palla con le sue accelerazioni.

Iga Swiatek toglie il suo smartphone dalla borsa – Foto Giampiero Sposito
Swiatek affida il suo smartphone al direttore del torneo Sergio Palmieri – Foto Giampiero Sposito

La n.1 parte a razzo ma dimentica lo smartphone acceso

Swiatek è entrata in campo talmente concentrata sulla sfida da dimenticarsi il telefonino acceso in borsa. Lo speaker sul centrale aveva da poco invitato il pubblico a spegnere gli smartphone per godersi la partita e nel momento più delicato del primo gioco era proprio quello della n.1 a mettersi a suonare obbligando la proprietaria, imbarazzatissima, a interrompere il gioco per rovistare nei borsoni alla ricerca dell’oggetto disturbatore. Ciò non le impediva poco dopo di fare il break che le avrebbe permesso di fare corsa di testa, sfidando l’avversaria anche sul piano della potenza pura.

Con la sua coccardina gialla e blu attaccata al cappellino per ricordare il supporto al popolo ucraino, Swiatek ha cercato di essere sempre molto aggressiva alla risposta, rimanendo molto vicino alla riga di fondo anche sulla prima palla di Rybakina, regina degli ace nel circuito Wta.

La tattica era premiata con un secondo break che dava un indirizzo molto preciso al primo set. Rybakina rimaneva pericolosissima: spingeva al massimo ogni palla in cui riusciva a trovare appoggi sicuri. La polacca però faceva di tutto per farla muovere, per obbligarla a spostarsi prima di ogni giocata, riducendo così i suoi margini di sicurezza. Continua a spingere forte Elena ma gli errori erano decisamente più numerosi dei colpi vincenti.

Elena Rybakina – Foto Giampiero Sposito

Perché la campionessa di Wimbledon conquistasse il primo game doveva passare mezz’ora. La campionessa in carica del Roland Garros e degli Us Open comandava comunque 4-1. Pochi minuti dopo, esattamente 44 dell’inizio dell’incontro, Iga Swiatek chiudeva la prima partita 6-2.

Swiatek parte bene anche nel secondo set

E apriva la seconda strappando subito, nuovamente, il servizio alla possente avversaria. Quando la kazaka tornava alla battuta, sullo 0-2, la sua percentuale di punti conquistati dopo aver piazzato la prima palla di servizio era del 47%: una miseria per una come lei.

Il match procedeva poi con il ritmo dei turni di servizio e sembrava a senso unico. Sul 4-2 Rybakina offriva a Swiatek la chance del 5-2 ma poi la cancellava.

A quel punto, sul 4-3 Swiatek dopo un’ora e 28 minuti, a sorpresa Rybakina si trovava due palle break a disposizione, grazie a due errori di diritto della rivale che rischiava troppo e inutilmente. Ne approfittava e improvvisamente la partita si riapriva. La kazaka, nel successivo turno di servizio salvava due break point consecutivi, da 15-40, e si portava per la prima volta in vantaggio, 5-4. Doveva salvare ancora una palla break quando serviva sul 5-5: lo faceva però con l’ennesimo servizio vincente.

Il peso del set era a quel punto su Swiatek, che aveva accumulato parecchie occasioni per chiudere ma se le era viste sfuggire tutte. Al tie-break l’ansia la divorava e il diritto la tradiva. Rybakina volava 6-3 e chiudeva alla prima occasione. Un match che sembrava finito, improvvisamente finiva nelle mani della n.6 del mondo (che da lunedì prossimo sarà sicuramente per la prima volta tra le prime 5 della classifica) perché Swiatek si faceva anche male alla coscia destra tentando un disperato recupero sul set point. E, come anticipavamo, provava a continuare fino al 2-2 del set decisivo prima di alzare bandiera bianca. Roma perde così la sua regina, brava ma sfortunata: la prossima, incoronata dalla finale di sabato sera, sarà sicuramente un volto nuovo.

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