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UN LUNGO SABATO DI PASSIONE
Semifinali: chi sfiderà Thiem nella sessione serale?

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Tempo di semifinali, agli Internazionali BNL d’Italia. Una grande giornata di tennis, a partire da mezzogiorno e con tanti temi interessanti, tutti da godere fino a tarda serata. A causa della pioggia di venerdì sera, inoltre, ci sarà la prosecuzione del quarto di finale tra Novak Djokovic e Juan Martin Del Potro, sospeso sul punteggio di 6-1 1-2 per il serbo. Per questo, Dominic Thiem è andato a letto senza sapere chi sarà il suo avversario nella sessione serale, a partire dalle 20. Ecco i risultati.

Ore 12: HALEP – BERTENS
Dopo due semifinali perdute (2013 e 2015), la rumena va a caccia della prima finale al Foro Italico. Per centrarla dovrà superare una delle terraiole più forti, quella Kiki Bertens rifiorita non appena il suolo ha iniziato a scivolare sotto i suoi piedi. L’olandese ha impressionato contro la Gavrilova: non solo botte secche e tanti colpi vincenti, ma anche una mobilità sorprendente. La sua capacità di muoversi bene, ben diversa rispetto a quella di Anett Kontaveit, potrebbe essere un’arma importante contro la Halep. Nei quarti, a Simona è bastato impedire all’estone di colpire da ferma per avere vita abbastanza semplice. La Bertens ha qualche carta in più da giocarsi. Non è un caso, forse, che abbia vinto l’unico precedente sulla terra battuta (Fes 2012). E’ giusto dare per favorita la Halep, il cui tennis è perfetto per il mattone tritato, ma sarà un test complicato. Simona dovrà evitare di giocare troppo in difesa: la Bertens è in grado di sfondarla con due fondamentali molto pesanti (anche il rovescio, decisamente molto migliorato). Ma la sua intensità e le sue geometrie la fanno partire favorita.

Ore 14.30: ISNER – ZVEREV
La sfida tra un tedesco e un americano può essere considerata derby? Certo: da ragazzino, Zverev ha trascorso un lungo periodo negli Stati Uniti. Lo portarono a Saddlebrook, Florida, per perfezionare il sogno di diventare professionista. Finì nello stesso club dove si allenava Isner, così si sono ritrovati a giocare spesso insieme. Appena lo vide, l’americano capì che quel ragazzo sarebbe diventato forte. Ad appena 20 anni, Sascha gioca la sua prima semifinale in un Masters 1000 e parte favorito anche in virtù dei due precedenti. Ma se lo scorso anno vinse agevolmente a Shanghai, a Indian Wells ha avuto bisogno di tre tie-break per spuntarla. Sulla carta, la terra battuta dovrebbe aumentare il divario. Sulla carta, appunto: intanto i campi di quest’anno sono piuttosto veloci, anche a causa del caldo e del clima secco, come ha ammesso lo stesso Isner. E poi – osservazione di Rafa Nadal – gli “out” del Campo Centrale non sono troppo ampi e favoriscono i bombardieri, riducendo le chance per i difensori. Insomma, c’è da aspettarsi equilibrio. E poi, insomma, Zverev potrebbe patire un minimo di tensione per la sua prima semifinale così importante. Resta favorito e ha le armi per disinnescare il servizio di Isner, che però è in gran spolvero: in tutto il torneo, Long John ha sparato 93 ace. Si aggrapperà al servizio: dovesse mantenere le percentuali dei giorni scorsi, è legittimo dargli una chance.

Ore 17: SVITOLINA – MUGURUZA
Sfida molto interessante. Da una parte, una giocatrice in crescita e ormai pronta per entrare definitivamente tra le top-10, dall’altra la campionessa in carica del Roland Garros, finalmente protagonista di un buon torneo dopo un lungo periodo di crisi. Il loro primo scontro diretto, pensate un po’, risale alle qualificazioni del Roland Garros 2012, torneo vinto da entrambe (l’ucraina ha vinto la prova junior nel 2010, la spagnola ha sollevato il trofeo “vero” nel 2016). I precedenti dicono 3-3, ma la favorita è la Muguruza. Il suo tennis è potente, incisivo: se riesce a prendere l’iniziativa, Garbine è quasi imbattibile. C’è però un’incognita: le avversarie battute fino a oggi (Ostapenko, Goerges, Venus Williams) sono picchiatrici, gente che ama spingere senza pensare. La Svitolina è il contrario: per questo, la spagnola dovrà pensare parecchio. Di sicuro commetterà qualche errore in più e avrà bisogno di ingegnarsi per fare ogni punto. Per questo, l’esito è tutt’altro che scontato.

Ore: 20 DOMINIC THIEM vs….?
A giudicare dal tennis espresso nel primo set, Novak Djokovic sembra in ottima posizione per sfidare il rampante austriaco nella sessione serale. I precedenti sono nettamente favorevoli al serbo, sempre vincitore (4 su 4). Il più importante è la semifinale dell’ultimo Roland Garros, un secco 62 61 64 che farebbe pensare a un Nole ben più che favorito. Ma Thiem è cresciuto moltissimo e la crisi del serbo è ben nota. Va detto che, prima della pioggia, abbiamo visto la migliore versione di Djokovic da un bel po’ di mesi. Ma siamo sempre lì: Thiem esprime un gioco diverso rispetto a quello di Del Potro. E nel tennis, vivaddio, non esiste la proprietà transitiva. In chiave Parigi, Djokovic-Thiem sarebbe una gran bella partita. Ma nessuno si lamenterebbe se dovesse esserci Juan Martin Del Potro: contro Thiem sarebbe una gara a chi tira più forte, una specie di sparatoria. L’argentino ha vinto entrambi i precedenti (Madrid e Us Open, entrambi nel 2016), ma oggi Thiem è il giocatore del momento. Contro l’argentino, il favorito sarebbe lui. Nella speranza che Giove Pluvio ci lasci in pace.

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