Questo contenuto è stato pubblicato 11 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

“É arrivato il momento che tutti da anni aspettavano: arriverà la copertura del Campo Centrale, il progetto di fattibilità è stato aggiudicato e verrà messo in atto un progetto avveniristico, che renderà fruibile 365 giorni l’anno il principale stadio del Foro Italico“. Con queste parole Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute, ha introdotto la novità più importante annunciata durante la conferenza stampa di chiusura degli 80esimi Internazionali BNL d’Italia.

Un’edizione storica, la prima con il formato “upgrade” che ha visto raddoppiare i giocatori partecipanti e i giorni di gara, rovinata parzialmente soltanto dal maltempo che ha colpito Roma nella seconda settimana del torneo. “In questa edizione l’unico elemento mancante è stato il sole, anche perché non ricordo in 45 anni che seguo gli IBI una settimana così complicata dal punto di vista del meteo – ha continuato Cozzoli -. Quindi, oltre a ringraziare tutti i lavoratori che hanno reso possibile lo svolgimento di questa edizione, ci tengo a precisare che sappiamo quanto sia attesa la copertura del Centrale e quanto sarebbe servita quest’anno per le condizioni avverse. Ma entro il 2026 mai più grandi match sospesi o rinviati“.

Il progetto di rinnovamento del campo principale del Foro Italico durerà dunque due anni, al termine dei quali si avrà un impianto multifunzionale e adatto ad ospitare diversi eventi, sportivi e non. “Miglioreremo il Centrale con la stessa filosofia che utilizziamo per lo Stadio Olimpico, con un’idea di apertura ai turisti, ai cittadini e a tutti gli appassionati che vogliano vivere e godere di questi luoghi unici. Vogliamo aprire il Centrale non solo al tennis ma a tutti gli sport possibili, dalla pallavolo, al basket, al taekwondo ma anche a concerti, spettacoli ed eventi vari – ha continuato il Presidente e AD di Sport e Salute -. Abbiamo seguito tutte le linee guida tenendo conto del contesto paesaggistico, architettonico e monumentale del parco del Foro Italico oltre all’impatto socioculturale dei lavori. Opere che non fermeranno gli Internazionali BNL d’Italia che si svolgeranno per le prossime edizioni come di consueto nella loro casa naturale, andranno in parallelo ai lavori e si continuerà a giocare anche durante lo svolgimento degli stessi”.

“Non ci sarà nessun trasloco e nessun trasferimento, la ditta che si occuperà dei miglioramenti interromperà lo svolgimento solo durante il torneo per poi riprenderlo alla fine. Questo è un altro risultato che si aggiunge ai tanti fatti dimostrati negli ultimi che dimostrano come non ci siano solo le parole. Siamo attesi da anni di lavoro per donare a Roma, all’Italia e a tutto il mondo un gioiello unico come il Foro Italico che avrà il suo cuore nel Campo Centrale Coperto“.

Non prima di aver espresso la sua vicinanza alle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dalla drammatica alluvione, Cozzoli ha poi tracciato un bilancio a chiusura dell’80esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia: “É stata un’edizione del tutto nuova, rinnovata nella forma e nel contenuto. Il site è passato da 95 a 125 metri quadrati, ci siamo allargati fino all’area delle piscine costruendo un ponte di 35 metri che ha un valore anche simbolico rispetto ai valori di inclusione cari a Sport e Salute. Una novità visibile, apprezzata da tifosi, operatori tv e dagli atleti che hanno avuto piacere ad incontrare i tifosi simbolicamente da un altro punto di vista“.

“Sono stati costruiti altri due campi, passando dagli otto del 2016 ai 17 del 2023. É stato fatto un lavoro straordinario in sinergia con FITP, con cui abbiamo portato a termine una sfida non semplice da vincere. L’ATP lo ha riconosciuto e ha compreso che gli italiani sono affidabili e che sanno mantenere gli impegni presi, in questo caso specifico da me e dal Presidente Binaghi a novembre durante le Nitto ATP Finals – ha proseguito Cozzoli -. Sì, il meteo non è stato favorevole ma di fronte alla tragedia dell’Emilia Romagna non mi sembra il caso di lamentarci troppo. Siamo cresciuti tanto anche sotto il punto di vista dei numeri, con un’affluenza maggiorata del 26% rispetto alla scorsa edizione che rimarca l’internazionalità di un torneo unico al mondo, anche per la location straordinaria, che nessun altro al mondo può vantare“.