Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Selfie a go-go e lancio di asciugamani ai tifosi (di nuovo sulle tribune, anche se solo per il 25% della capienza), sorrisi e braccia al cielo per festeggiare una vittoria che si è dovuto sudare, recuperando da 1-4 nel set decisivo. E lottando per quasi tre ore.

Roma per Alexander Zverev è speciale: qui nel 2017, a soli vent’anni, è entrato nel club dei “mister 1000”. E l’anno successivo se non ci si mettevano la pioggia e la tigna di Nadal – che ritroverà venerdì nei quarti – per poco non faceva il bis. Dopo il ko con Berrettini del 2019 ed il forfait dello scorso anno causato dalle fatiche della finale di New York, stavolta “Sascha” è tornato al Foro Italico con intenzioni bellicose.

Negli ottavi degli Internazionali BNL d’Italia il 24enne di Amburgo, n.6 del ranking e del seeding, ha battuto in rimonta per 46 63 64, dopo una due ore e 52 minuti di lotta, il giapponese Kei Nishikori, n.45 ATP. Per Zverev è stato il quarto successo in cinque confronti con il 31enne di Shimane ma se la scorsa settimana alla Caja Magica il tedesco se l’era cavata concedendo appena cinque giochi al nipponico sulla terra del Foro Italico è stata battaglia vera. Nishikori si è aggiudicato il primo set dopo essere stato sotto 2-0, ha perso il secondo dopo essere stato in vantaggio 3-1c (cinque giochi di fila di “Sascha”) ed il terzo dopo essere stato in vantaggio 4-1 (altri cinque giochi di fila del tedesco).

Zverev ha avuto il merito di crederci fino all’ultimo contro un avversario che ha messo in mostra grandissimi colpi ma che è calato vistosamente alla distanza. Il tedesco non è stato particolarmente aiutato dal servizio (7 ace ma 8 doppi falli) ma non si è mai tirato indietro anche quando Nishikori gli ha fatto fare il tergicristallo.

Dopo il successo ad Acapulco Alexander in sette settimane aveva messo insieme la miseria di due vittorie appena (Sonego a Monte-Carlo e Berankis a Monaco): poi improvvisamente a Madrid “Sascha” il bello e dannato – viste le vicende extra-tennistiche degli ultimi mesi (tra accuse di ex fidanzate e paternità) – si è ritrovato campione.

Certo il look di questa stagione, con la canotta bianca e il bermuda extra large modello turista anziano in vacanza (mancano giusto gli infradito), non lo rende sicuramente uno dei tennisti più eleganti del tour ma tutto sommato poco importa.

Venerdì ritroverà Nadal – che ha annullato due match-point nella maratona contro Shapovalov – a una settima di distanza dalla “lezione” impartita al maiorchino a Madrid. Nel bilancio dei precedenti Rafa è in vantaggio 5-3 ma “Sascha” ha vinto proprio gli ultimi tre. Una sfida non perdere.