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Yibing Wu, la calma dei forti

Battendo Richard Gasquet in rimonta, il 23enne di Hangzhou è il primo giocatore cinese a vincere un incontro agli Internazionali BNL d’Italia

Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Nella prima giornata del main draw maschile degli Internazionali BNL d’Italia 2023 si è scritta una piccola pagina di storia del torneo. Nel secondo incontro sulla Grand Stand Arena, Yibing Wu ha sconfitto in rimonta Richard Gasquet (36 63 63 lo score in poco meno di due ore di gioco), diventando il primo tennista cinese nell’Era Open a vincere un match agli IBI. Il 23enne di Hangzhou ha confermato sul “rosso” del Foro Italico le qualità che l’hanno portato al n.57 del ranking ATP, appena due passi dietro al proprio best ranking, toccato un mese fa: impatti in grande anticipo, sostenuti da una velocità dei piedi con la quale trova un ottimo timing sulla palla, a produrre un tennis offensivo e piuttosto completo. Proprio la velocità è stata la chiave del suo successo contro un “veterano” e specialista della terra battuta come Gasquet. Yibing ha spinto moltissimo col diritto, drive carichi di spin con i quali ha allontanato il francese dalla riga fondo, inchiodandolo nell’angolo destro; quindi ha cambiato ritmo, con un’accelerazione col diritto incrociato in contro piede ancor più stretta e veloce, o una variazione in lungo linea imprendibile. Con questo schema ha preso possesso del campo e condotto gli scambi, producendo un tennis sempre più fluido e preciso, arrivando a velocità di crociera troppo alte per la difesa di Richard.

La partita non era iniziata bene per Wu: ha subito un break in apertura e per tutto il primo set è stato costretto a rincorrere le accelerazioni di un Gasquet centrato e offensivo, soprattutto con il suo splendido rovescio a una mano, con il quale ha disegnato traiettorie splendide. Con un secondo break nel nono gioco, il francese ha chiuso il primo set 6-3. La partita è girata all’avvio del secondo parziale: Yibing Wu ha preso l’iniziativa, avanzando la propria posizione in campo e conducendo gli scambi col diritto, sempre più incisivo. Con due break, nel terzo e nono game, Wu impatta il conto dei set e continua a condurre il gioco anche nel terzo set. Con un parziale di cinque game consecutivi, il cinese vola avanti 3-0 ed è bravo a resistere a un momento di difficoltà servendo sul 4-2, quando è crollato 0-30 sotto le risposte di un Gasquet “fuori tutta”. Wu è stato calmo, ha servito bene (un ace) e con un paio di accelerazioni con angoli strettissimi ha respinto l’assalto del rivale, chiudendo l’incontro sul 6-3 al terzo match point. Bellissimo il diritto lungo linea, giocato “in spaccata”, che l’ha portato a palla match nell’ultimo game, gioiello tecnico di equilibrio, controllo del corpo e sensibilità.

Ben 33 punti vincenti contro 20 errori per Yibing Wu, e un ottimo 59% di punti vinti con la seconda di servizio, numeri che confermano la qualità del tennis prodotto dal primo tennista cinese capace di vincere un torneo sul tour maggiore. Infatti il classe ’99 lo scorso febbraio è stato autore di un’epica cavalcata all’ATP 250 di Dallas, dove ha sconfitto uno dopo l’altro giocatori quotati come Shapovalov, Mannarino, il top 10 Fritz in semifinale e in finale John Isner, al quale non sono bastati 44 ace e 4 match point per aver la meglio sul cinese. Una finale davvero incredibile, tre tiebreak, con quello decisivo vinto da Wu per 14 punti a 12, granitico nel reggere mentalmente nei molti momenti di difficoltà sotto la pressione dei super servizi del rivale.

Roma 10 maggio 2023 Internazionali BNL d’Italia 2023 – Foto Adelchi FIoriti/FITP

Veloce in campo, sostenuto da qualità tecniche notevoli e un gioco a tutto campo, Wu Yibing è tutt’altro che una “meteora”. È stato n.1 del ranking junior ITF l’11 settembre 2017, ma il suo ingresso nel mondo dei Pro è stato complicato da seri problemi fisici patiti nell’ultimo stadio di crescita e poi da un’operazione al gomito, subita nel 2019 e dalla quale ha avuto difficoltà a riprendersi. Pure la pandemia di Covid-19 s’è messa di mezzo, bloccandolo a lungo in Cina. Difficoltà che l’hanno reso più forte, come ha dichiarato lui stesso in una recente intervista. “Ho passato molte cose prima di arrivare fin qua” racconta Wu Yibing, “Ho superato infortuni gravi, ho attraversato situazioni complicate quando stavo crescendo. Penso che il motivo per cui sono rilassato in campo sia perché mi fido di me stesso”.

Il rientro dopo l’intervento al gomito è stato complesso: “La riabilitazione non stava andando bene, è servito più tempo di quanto si ipotizzava, mentirei se dicessi che ero sicuro di farcela al 100%. Mi fido di me stesso e lavoro sodo per questo. In palestra, sul campo, penso sempre al tennis”.

Eppure il miglior tennista del suo paese nella storia ranking ATP ha iniziato a giocare a tennis per caso, quando si rassegnò al fatto che la rete da badminton era troppo alta. Quel campo da tennis che osservava da lontano era nel suo destino, sbocciò un altro amore, ancor più forte: “Non lo so cosa avrei fatto senza il tennis! Sono una persona che guarda alle proprie possibilità con fiducia, quindi sia che avessi scelto il badminton, un altro sport o semplicemente lo studio, sono sicuro che avrei raggiunto buoni risultati perché credo in me stesso”.

Fuori dal campo segue con passione il basket NBA e si dedica alla cucina, anche se ammette di esser piuttosto indietro quando si diletta ai fornelli… “In Cina tutti conoscono il basket grazie a Yao Ming, è una leggenda. Oggi apprezzo Kevin Durant, non mostra molte emozioni e non è un ragazzo estroverso in campo, voglio essere come lui, fare al meglio il lavoro a modo mio. Gioco molto ai videogiochi e adoro cucinare, trovo pace interiore ai fornelli anche se ammetto che non sempre quel che cucino riesce come vorrei… Mi godo semplicemente l’esperienza”.

Yibing Wu è la punta di diamante di un tennis cinese maschile in grande crescita. Zhizhen Zhang grazie ai quarti di finale raggiunti al Masters 1000 di Madrid la scorsa settimana ha scalato 30 posizioni, attestandosi al n. 69 in classifica. Insieme a loro anche il giovanissimo Juncheng Shang, classe 2005, a formare un tris d’assi di giocatori cinesi dotati di qualità tecniche e fisiche di prim’ordine, sul quali il movimento del “gigante asiatico” può costruire un futuro molto interessante.

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