Questo contenuto è stato pubblicato 6 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Pubblichiamo la quarta parte del racconto vincitore del contest I gesti noir, scritto da Luca Testoni.

Quattro – L’ispettore

L’ispettore Pietropaoli si trovava al Pietrangeli, quel giorno. Da grande appassionato di tennis, come ogni anno, non poteva mancare agli Internazionali BNL d’Italia.
Non era in servizio. Non era più in servizio da un paio d’anni. Da quando era andato in pensione aveva più tempo per i propri hobby: la pesca, i nipotini, i francobolli. E naturalmente il tennis. Quel tennis che lui stesso aveva amato e praticato da giovane, senza ottenere in cambio le soddisfazioni che spesso ci si aspetta da un amore contraccambiato.
Purtroppo il talento non è mai stato democratico e non gli aveva regalato né un buon dritto né un gran rovescio. Però gli aveva indicato un’altra strada, quella dell’intuito.
Così, osservando ciò che accadde quel mercoledì di maggio al Foro Italico, la sua mente iniziò automaticamente a raccogliere informazioni e a elaborarle a livello inconscio, come aveva fatto per tutta la vita nel suo lavoro.
La sera stessa si incontrò con Francesco, suo vecchio e fidato amico giornalista.
«Sai che te dico, France’?»
«Che?»
«Che ‘sta storia nun me quadra pe’ niente.»
«Cioè? Che intendi?»
Spesso facevano lunghe passeggiate, con la bella stagione, lungo via Portuense, fino a Porta Portese. A volte scendevano pure al Testaccio fino alla Piramide e tornavano a Trastevere passando a fianco del Monte dei Cocci.
Quella sera l’argomento della chiacchierata fu uno solo. E fu una passeggiata molto lunga.

A domani con la quinta parte.

Leggi anche la prima, la seconda e la terza parte.

Il team Comunicazione e Promozione degli Ibi