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Report delle partite

Musetti, fantasia al potere

Questo contenuto è stato pubblicato 3 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Lorenzo Musetti, fantasia al potere. A pochi mesi dal primo grande exploit della sua carriera, nella scorsa edizione degli Internazionali BNL d’Italia, Lorenzo Musetti si è preso il centro della scena contro il polacco Hubert Hurkacz. Il ritiro del campione di Miami, che Jannik Sinner definisce il suo migliore amico nel circuito nonostante la sconfitta subita in quella finale, non rovina l’impressione lasciata per un set abbondante dal tennis dell’azzurro.

Il polacco ha abbandonato il match quando era sotto 6-4 2-0 40-0. “E’ stato un ritiro strano, non ho capito quale sia stato il motivo” ha ammesso Musetti nell’intervista a caldo dopo la partita. Hurkacz ha impostato subito una strategia offensiva. Due indizi parlano chiaro: l’uso della seconda in kick, a cui ha fatto riferimento l’azzurro, e le 19 discese a rete, da cui ha ricavato dieci punti, nel primo set.

Di fronte a un avversario capace di un tale pressing, Musetti ha rallentato per poi accelerare. Si è insinuato nelle sottili zone grigie che il tennis di Hurkacz gli consentiva per sfruttare a suo vantaggio i risicati margini di sicurezza con cui il suo avversario costruiva il punto. Ha tagliato, variato altezza e ritmo, l’ha sfidato sul terreno della completezza e dell’ampiezza delle soluzioni.

Hurkacz ha anche raccolto la sfida. Rivedere per credere la volée smorzata nel quarto game, con la palla che rimbalza nel campo di Musetti poi ritorna dalla parte del polacco. Il carrarino, bravo ad annullare due palle break nel terzo gioco, cambia ancora marcia e sposta gli equilibri di una partita estremamente gradevole di altissima qualità. In ogni game, c’è almeno un punto che potrebbe finire nelle compilation dei più belli del torneo. Alla fine del primo set, messi insieme, Musetti e Hurkacz registrano 28 vincenti e 8 errori gratuiti.

Musetti ha aggiunto un carico completo di rovesci lungolinea vincenti, di back velenosi e di invenzioni. Alla creatività ha unito la sicurezza al servizio, la velocità di pensiero e di esecuzione in fase di spinta. Il dritto vincente diagonale in corsa con cui ha chiuso il primo set è il miglior manifesto della sua evoluzione tecnica. La sua mano sa essere piuma e sa essere ferro.

Le due declinazioni saranno ancora più decisive al prossimo turno contro lo statunitense Reilly Opelka, il più alto fra i Top 100, che ha una sorprendente passione per l’arte contemporanea. “Cercherò di rispondere al meglio e concentrarmi il più possibile sul mio servizio” ha detto dopo la partita.

“Oggi mi sono sentito molto bene in campo, fin da subito. Colpivo bene, sono riuscito a neutralizzare il suo servizio. Viene spesso a rete, nell’ultimo game del primo set sono stato bravo a fargli giocare qualche volée bassa. Sono soddisfatto della mia prestazione” ha aggiunto Musetti, che a fine stagione sogna una vacanza al mare. “Ma solo se me la sarò meritata”.

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