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Halep-Svitolina, rivincita al Foro. Sfida per il titolo alle 13

Questo contenuto è stato pubblicato 6 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Simona vuole il trono di Roma, Elina non ha nessuna intenzione di abdicare. Per entrambe il Foro Italico è un luogo speciale. Helep e Svitolina si giocano all’ora di pranzo il trofeo della 75esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, che manda in scena l’atto conclusivo. E’ una finale replay che dodici mesi fa vide imporsi in rimonta l’ucraina di Odessa. Per Elina è la 14esima in carriera (11 i titoli conquistati, l’ultimo lo scorso febbraio a Dubai), la terza stagionale dopo Brisbane e Dubai (dove ha sempre vinto), la seconda consecutiva al Foro Italico. Finale numero 30, invece, per Simona (16 i trofei già messi in bacheca, l’ultimo lo scorso gennaio a Shenzhen), anche per lei la terza in questo 2018 dopo quella in Cina e quella di Melbourne (battuta da Wozniacki), e ovviamente la seconda di fila a Roma.

In semifinale la Svitolina, numero 4 del ranking e del seeding, campionessa in carica, ha sconfitto per 64 63, in poco meno di un’ora e un quarto di gioco, l’estone Anett Kontaveit, numero 29 Wta, in quello che era il loro primo confronto nel circuito. La Halep, numero uno del mondo, finalista dodici mesi fa, ha invece battuto in rimonta per 46 61 64, in due ore e 23 minuti, la russa Maria Sharapova, numero 40 del ranking mondiale, già vincitrice al Foro nel 2011, 2012 e 2015, con la 26enne di Costanta che ha messo a segno solo il secondo successo in nove sfide con la russa.

Quanto sei bella Roma…. ”Adoro questa città. Mi piacciono i fan, l’atmosfera, e poi è fantastico giocare davanti al pubblico italiano. E’ qualcosa di diverso rispetto agli altri tornei e questo fa degli Internazionali un evento davvero speciale. Sono quel tipo di persona che si gasa con il tifo. Per questo penso che sia il torneo perfetto per me”, aveva detto ieri l’altro Svitolina.
”E’ un torneo speciale per me, torno sempre con gran piacere qui”, ha ribadito Halep che qui nel 2013, partendo dalle qualificazioni (era appena numero 64 del ranking), marciò fino alle semifinali prima di cedere alla numero uno del mondo Serena Williams.

A favore della 23enne di Odessa gioca il fatto che già due volte in carriera le è riuscito di bissare un successo l’anno successivo: a Baku (2012-2013) e a Dubai (2017-2018). E poi che quando arriva in finale è praticamente imbattibile: ne ha vinte 11 su 13 (ha perso solo quelle di New Haven con Aga Radwanska e Zhuhai con Kvitova, entrambe nel 2016). Inoltre Elina è avanti per 3 a 2 nel bilancio dei precedenti e si è aggiudicata le ultime due sfide. Simona si è però imposta in quella, importantissima, disputata lo scorso anno nei quarti di Parigi (con tanto di “bagel” finale).
Dodici mesi fa Halep è arrivata vicinissima al successo, prima che una scivolata malefica le mettesse fuori uso la caviglia sinistra favorendo la rimonta di Svitolina. Ora Simona non vede l’ora di pareggiare i conti.

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