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Il nuovo Foro Italico, dove la storia diventa passione

Viaggio lungo i viali del Foro Italico per scoprire le novità di questa edizione con tante prime volte

Questo contenuto è stato pubblicato 12 mesi fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Un Foro Italico tutto nuovo, ma con la magia di sempre. Il “mood” di questa ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, che è anche la prima con l’upgrade e i tabelloni a 96, è la congiunzione tra passato e futuro, storia e modernità. Lo si vede dai sorteggi al Colosseo e a Piazza di Spagna, con i led e i giovani tennisti nel cuore della grande bellezza. Lo si vede anche nel Parco del Foro Italico. L’area riservata al torneo si è ingrandita, parallelamente alla dimensione maggiore dell’evento. E qui, come prima e più di prima, lo slancio verso il futuro si interpreta come fusione di stili e di anime, ponte fra tempi e spazi.

Chi arriva al Foro da Viale delle Olimpiadi non può non voltare lo sguardo a sinistra verso la Sala Delle Armi, edificio razionalista progettato da Luigi Moretti tra il 1933 e 1937, che sarà restituita alla sua struttura originaria e restituita al popolo degli appassionati di tennis con l’obiettivo di diventare l’hub del racconto della passione sportiva e della storia che scorre al Foro Italico. Quest’anno la Sala delle Armi ospita per la prima volta LEA, il format di Hospitality di Sport e Salute utilizzato per gli Internazionali BNL d’Italia pensato per accogliere gli ospiti e gli sponsor del torneo.

 All’interno, lungo tre pareti sospese, scorrono le sei tele dell’ultimo ciclo dell’artista romano Gianni Politi. È solo una delle articolazioni del progetto “Moderna” che abbraccia tutto il Foro Italico, coinvolgendo anche le sale corporate del Centrale, realizzato in collaborazione con il MAXXI di Roma, nel rispetto dell’accordo quadro tra Sport e Salute e la Fondazione del museo. All’esterno, nel piazzale, è stato montato un campo da padel, già teatro dei convegni dedicati a questa disciplina nell’ambito del Simposio Internazionale.

Per chi attraversa i viali del Foro Italico, la traccia più visibile sono i cinque grandi papaveri fra i campi di allenamento (9, 10 e 11) e il Centrale. Si tratta dei “maxxi poppy” di STARTT studio di architettura e trasformazioni territoriali, nella collezione del MAXXI dal 2011. L’opera, che ha vinto la prima edizione di YAP–Young Architects Program, il premio internazionale per giovani talenti di architettura, ha al centro un fiore di grande forza simbolica. È il fiore della memoria, delle celebrazioni per i caduti in guerra. In Italia è il fiore simbolo della Resistenza, vivace, libero e tenace.

Dall’altro lato del viale, scorrono gli stand con cibi e bevande e alle spalle spicca l’altra grande novità di questa edizione: i campi 12 e 13 che ospiteranno incontri e allenamenti. Il primo, il campo 12, è anche attrezzato perché i match possano essere trasmessi in televisione.

Si tratta di due campi che si toccano su un lato lungo, affascinanti nella loro curiosa atmosfera quasi di intimità. Le poche file di posti, riempiti in questi giorni per gli allenamenti dei big, offrono un punto di vista privilegiato, una vicinanza al gioco chiaramente impossibile in stadi di dimensioni maggiori.

Il pubblico ha riempito le tribune del Campo 12 per assistere all'allenamento di Wawrinka e Ruud (foto Tommaso Mangiapane)
Il pubblico ha riempito le tribune del Campo 12 per assistere all’allenamento di Wawrinka e Ruud (foto Tommaso Mangiapane)

I due piccoli gioielli segnano una sorta di confine ideale fra i due mondi che da sempre convivono al Foro Italico, l’universo del tennis e l’area delle piscine. Due mondi che oggi vengono uniti, non solo idealmente. Il progetto di restyling del Foro Italico, che si è allargato fino a coinvolgere 125 mila metri quadri per gli Internazionali BNL d’Italia che si sono estesi per la prima volta con i due tabelloni di singolare maschile e femminile, abbraccia infatti anche l’area delle piscine, che sarà riservata ai giocatori protagonisti del torneo. L’unione dei due mondi è testimoniata dal metallico ponte tra l’area delle piscine e il Centrale del Foro Italico, che servirà ai tennisti a raggiungere indisturbati la zona delle gare.  

Il ponte segna anche idealmente il passaggio dal nuovo Centrale al cuore più antico del Foro, lo stadio intitolato a Nicola Pietrangeli che con i marmi bianchi e le 18 monumentali statue racconta ancora oggi nella maniera più compiuta lo spirito del progetto originario del Foro, un capolavoro di architettura razionalista. Con i 18 aitanti nudi maschili l’architetto Enzo Del Debbio interpretò i canoni estetici e le richieste di Benito Mussolini per quello stadio così particolare, nato come campo di allenamento e teatro dei saggi ginnici celebrativi del fascismo. Oggi simbolo del tennis, tra storia e futuro, ragione e passione, dal 2006 porta il nome dell’unico tennista italiano entrato nella International Hall of Fame del tennis per i suoi risultati sportivi.

Il Pietrangeli è il campo della passione e della storia. Lo stadio ideale da intitolare a un campione che testimonia la passione e la storia del nostro tennis. Qui il bianco freddo dei marmi e delle statue crea un contrasto unico con il rosso della terra e il calore appassionato dei tifosi. Diventa così, oggi come ieri e come domani, il luogo dove lo spirito insieme antico e moderno degli Internazionali BNL d’Italia si esalta. Dove la storia diventa emozione e si apre al futuro.

Roma 08 Maggio 2022 Internazionali BNL D’Italia 2022 Panoramica Pietrageli Foto Giampiero Sposito

Siamo così arrivati all’altro estremo del Viale delle Olimpiadi. Qui una sorta di triangolo indirizza sguardi e percorsi. A sinistra, gli appassionati possono costeggiare il Bar del Tennis e i sei campi laterali ombreggiati dai pini di Roma. Qui, soprattutto nelle prime giornate, il torneo ha vissuto spesso momenti di passione sanguigna, di tifo colorito, di intense emozioni.

Sul latro destro questo ideale triangolo, che ha alle spalle la piscina del Foro Italico, ulteriori stand commerciali e il nuovo campo da squash. Il terzo lato di questo triangolo è la Grand Stand Arena, show court dalle dimensioni più ridotte che però nulla tolgono allo spirito di arena che riesce a mantenere. E’ in fondo questa, da sempre, la magia degli Internazionali BNL d’Italia. La passione può avere molti colori: solo il Foro Italico, in tutte le sue forme, riesce a raccoglierli tutti.

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